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Impressioni di Settembre

di Silvia Lachello




Giovedì 23 settembre 2010

Caro Diario,

ci vuole più leggerezza, in tutto.
Che poi... che poi...

Redazione Toro News

di Silvia Lachello

Giovedì 23 settembre 2010Caro Diario,ci vuole più leggerezza, in tutto.Che poi... che poi 'leggerezza' è una parola a doppio taglio... no, non a doppio senso: proprio a doppio taglio.Usa leggerezza chi non presta troppa attenzione e finisce per combinare danni.Usa leggerezza chi ne presta abbastanza da riuscire a valutare con la giusta saggezza.La parola è la stessa, gli effetti diametralmente opposti.Venerdì 24 settembre 2010, notteCaro Diario,oggi è stato uno dei giorni più lunghi della mia vita, ma è finito quasi in gloria.Non sto ad addentrarmi nei particolari... aspettavo solo una risposta e la risposta è giunta.La risposta è giunta e, seppur con connotazioni che potrebbero rappresentare futuri problemi, ha portato gioia e letizia.Per la serie: pensare di essere condannati a morte precoce e scoprire di poter esercitare la sacra arte della rottura degli zebedei altrui per ancora un bel po' di tempo. Puff puff, pant pant: qui ci andrebbero un po’ di virgole, ma temo di averle dimenticate nella tastiera.Son belle cose, eh? No, non le virgole... cioè... sì: anche le virgole, ma soprattutto... soprattutto son belle le spade di Damocle che si trasformano in spilli, aghetti, quisquilie, pinzillacchere.Bene, per oggi è fatta: domani è un altro giorno, domani c'è la partita, domani vediamo come va.Sabato 25 settembre 2010, sera, Pescara-vitellino 2-0Caro Diario,che orrore e che sonno.Bah.Così non va.Ufff...Domenica 26 settembre 2010Caro Diario,oggi missione da compiere: lavaggio piumoni da mettere nei letti.Inizia a fare freddo di notte, per i miei gusti.Un freddo infernale (viva gli ossimori).Ho deciso: vado alla lavanderia a gettoni.Che cosa mi metto? La felpa Granata mi guarda (le credenze animistiche abbondano in questa casa) con due occhi grandi così e allora.. e allora la indosso.Con giusta rabbia.Con pesante tristezza.Con indefinibile orgoglio.Con chiara testardaggine.La lavanderia a gettoni: è un luogo affascinante, è un luogo di pace e di silenzio, a parte gli swisssssh swasssssh delle enormi lavatrici.È un luogo di tempo.Tempo per pensare, tempo per leggere, tempo per non far nulla.E' bello non fare nulla, di quando in quando.Bon, mi carico come un asinello da soma e vado in missione.Domenica 26 settembre 2010, più tardi (praticamente notte)Caro Diario,altro che non far nulla... è stata quasi una festa!Avevo appena caricato la mega-lavatrice e nel locale sono entrati due tizi, chiaramente padre e figlio, Tizio Sr e Tizio Jr.Io stavo in piedi senza occupare spazio (stavo zitta, non mi muovevo, stavo lì, stavo lì e basta, in un certo senso giocavo a “Le belle statuine”).Tizio Sr improvvisamente prende fiato e dice: “Ci è andata male ieri, eh?”Trasalisco.Noi Granata trasaliamo, di quando in quando.“Ma io tengo la testa alta...”, dico, afferrando due lembi della mia felpa Granata.Lei, la felpa, se la ridacchiava.Parte una disamina della 'partita' di ieri e poi ricordi e poi Fila e poi Comunale e poi Pulici e poi adesso e poi Norcia e poi cromatismi e poi la Maratona e poi.Un crescendo di emozione e passione e Toro.Capita spesso.E mi sorprende sempre.Questa voglia di condividere.Nonostante tutto.Rimaniamo a parlare finché i panni non smettono di girare da dietro gli oblò e ci salutiamo calorosamente.Calorosamente.Succede.Succede ancora.Ancora.Ancòra o àncora?L'àncora impedisce che barca o nave (o la Memoria) prendano il largo.Ancòra è la domanda che mi sono fatta ieri durante la partita. No, non dopo il secondo gol... durante la partita. E intanto mi assaliva un bel torpore. Sbadigliavo.Avrei potuto arrabbiarmi, arrabbiarmi ancòra.Utilità? Nessuna.Sarà che due giorni fa mi sono tolta dallo stomaco un peso più grande di me... a volte basta un attimo per cambiare la propria scala di valori.Forse mi è successo proprio questo: è cambiato qualcosa dentro di me, out of the blue, all'improvviso.Succede.Succede anche che ci si interroghi su quanto possa essere grande un cambiamento, soprattutto se è così improvviso.A volte basta chiedere all'universo e l'universo risponde.In mezzo ai tanti pensieri che si rincorrevano sotto i ricci, uno spiccava: “E il Toro? E il Toro? E il Toro?”.Bella domanda.È capitato che io la facessi anche durante un sogno.Vuoi sapere una cosa?Non me ne fregava un fico secco.Sì, sì, proprio così.Non me ne fregava un fico secco del Toro.Ed era una liberazione.Poi mi accadeva di incontrare casualmente (casualmente???) un Fratello, in un luogo potenzialmente assurdo (una lavanderia a gettoni!), avendo indossato casualmente (casualmente???) la mia felpa Granata, per mettere a tacere i miei sensi di colpa (gli occhioni di quella felpa... sono come quelli del gatto di Shrek, capiscimi...), e capivo.Capivo che del Toro non me ne può fregare di meno.Basisci?Io no: è sempre stato così.E tutte le belle parole spese fino ad ora per il Toro?Tutte vere, vere fino in fondo.Provo a spiegarti, non so se ci riuscirò...Il Toro c’è.No, non sto parlando di squadra, di società, di tifoseria.Mi riferisco all’Idea e/o all’Essenza.Quelle cose che non si sanno/possono descrivere a parole perché non si riuscirebbe ad avvicinarsi al nucleo del loro significato.È un po’ come con l’Amore: non si dice, si fa.L’Amore c’è oppure non c’è.E se c’è, c’è indipendentemente. Punto.E il Toro, dentro di me, può esserci o no.Il caso vuole che ci sia.Il Toro c’è.C’è e, quindi, non ho bisogno di rimarcarlo a ogni pie’ sospinto o in ogni pie’ di pagina del Libro della Mia Vita.Nessuna rivendicazione, nessun proclama, nessuna valutazione di merito o demerito (verso chiunque), nessun paragone.C’è.E quindi non me ne frega un fico secco.Ogni tanto mi siedo da qualche parte a guardarlo, il mio Toro, e mi accade anche di non vederlo.Sai una cosa? Non vedo neppure l’Amore per i miei figli, per me stessa, per gli Amici.Anche se c’è.Forse proprio perché c’è.Potresti dire il contrario?No, eh?Bon, vado a dormire: per oggi ho già delirato abbastanza...Lunedì 27 settembre 2010Caro Diario,oggi gira male.Capita anche a te di sentirti, ogni tanto, minuscolo come un granello di sabbia?A me sì, oggi poi…Il lato positivo di tutto ciò è che posso nascondermi meglio.Qualche gobbo è venuto a cercarmi: non mi ha trovato.Come ci son rimasti male… pazienza.Oggi mi sento minuscola come un granellino di sabbia, ma non tutti i mali vengono per nuocere: minuscola non significa fragile.E via andare.Ho già dimenticato sabato scorso, vado verso il prossimo… chissà che cosa mi riserva il destino… e chi se ne frega: il Toro c’è e, soprattutto, ci sono io e ci sarò per ancòra un bel po’ di tempo, a fare da àncora alle mie incertezze.Martedì 28 settembre 2010Caro Diario,no, cosa sono adesso non lo so, sono solo, solo il suono del mio passo. E intanto il sole tra la nebbia filtra già il giorno come sempre sarà.(*)E domani... domani. (**)C’è quasi sempre un domani, quasi sempre... e c’è sempre un sabato in cui andare a sputare l’anima: non vedo l’ora che arrivi... poi ti devo raccontare della differenza fra orgoglio e superbia, e di come tornare a Casa non corrisponda sempre a chiudersi fra quattro mura, e di come bastino alcune parole Granata ben dette e benedette per farmi tornare di buon umore (grazie, Capitano), ma non adesso, non adesso...Note:(*)Impressioni di Settembre, PFM(**)29 settembre, Lucio BattistiP.S. Un ringraziamento particolare al nuovo Amico nonché Fratello Marco (alias Tizio Sr, v. sopra), che ha allietato il tempo di lavaggio ed asciugatura dei piumoni, e alla cara Amica nonché Sorella Luisa, che incontro spesso per caso ed è sempre festa. Il Toro siamo anche NOI.

P.P.S. Quasi dimenticavo, che distratta... un GRAZIE INFINITO agli Amici, alle Sorelle e ai Fratelli che, durante la settimana scorsa, mentre ero preda di umani e giustificabili terrori, hanno fatto muro intorno a me. Mi avete permesso, per una santa volta, di non essere forte. Mi avete permesso di essere sempre roccia ed avete contenuto le mie frane. E lo avete fatto anche se avevate i casi vostri a cui pensare. Siete stati magici. Siete stati VOI. Grazie per far parte della mia vita.