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Passerella, sempre e solo passerella

 

 

"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi...

Redazione Toro News

"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi che leggessero. Gi autori si offrono infatti di condurre un dialogo aperto anche attraverso i commenti a pié di pagina; sarà pertanto possibile chiedere, osservare, affermare e anche criticare. Senza offese, illazioni e post incivili in generale, naturalmente.

Ieri, a causa della famelica bramosia di visibilità di un solo uomo, a gran parte dei tifosi granata presenti a Superga è stato impedito di recarsi alla lapide dopo la celebrazione in Basilica.

Che Cairo, anche se dovrebbe vergognarsi di farlo, abbia il diritto di salire a Superga, in termini generali è un dato di fatto. Ma se esercitare questo diritto implica che lo stesso diritto venga sottratto a tanti tifosi del Toro, questo diventa inaccettabile.

Cairo, ieri sera, probabilmente era l’unico orgoglioso del risultato della giornata, l’unico ad aver raggiunto il proprio obiettivo. Obiettivo che nulla aveva a che fare con il pregare in Basilica o onorare davanti alla lapide. Il vero obiettivo del peggior presidente della storia granata era quello di svestire i tetri panni del boia del Toro e vestire quelli immacolati della vittima di una contestazione a Superga. Colui che sta trucidando il Toro ieri sera certamente gongolava per l’obiettivo conseguito.

Nei giorni scorsi compariva sul sito ufficiale che, con immane sforzo societario, il Torino FC (forse) era riuscito nell’impresa di far aprire 300 – 400 posti ai tifosi del Toro per la partita di Siena.

A parte il fatto che l’immane sforzo societario, guarda caso, si materializzerebbe solo dopo che a Cairo era stato fatto notare il suo disinteresse per la continua chiusura delle trasferte ai tifosi del Toro.

A parte questo abbiamo il dubbio che più che da un intervento societario, questa piccola apertura possa derivare da un ripensamento degli organi competenti, che magari stiano cominciando a rendersi conto che l’interminabile serie di trasferte bloccate ai tifosi granata, forse derivava da provvedimenti non giustificatissimi e muovano qualche passo indietro.

Questi due episodi, completamente differenti tra loro, hanno però un denominatore comune.

La ricerca da parte di Cairo di utilizzare ogni cosa a proprio vantaggio, per fare passerella e cercare personale consenso. Quanto tutto questo sia utile o dannoso al Toro, per lui, è di molto marginale importanza.

CCTC

(Foto: M. Dreosti)