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‘Siamo quello per cui crediamo’

GIORGIO SORAGNA

Credo che tutti noi almeno una volta ci siamo chiesti perche? Perché dover soffrire così, perché tifare per una squadra che negli ultimi vent’anni ci ha regalato...

Redazione Toro News

GIORGIO SORAGNA

"Credo che tutti noi almeno una volta ci siamo chiesti perche? Perché dover soffrire così, perché tifare per una squadra che negli ultimi vent’anni ci ha regalato così poche soddisfazioni, perché doversi per forza rovinare la domenica incitando ragazzotti spesso viziati, strapagati ed immeritevoli della maglia che indossano; queste domande credo ce le siamo posti un po’ tutti ed in alcuni momenti di scoramento abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di dire basta, di abbandonare e di dedicarci ad altro.

"Sconfitte come quella con il Castel di Sangro o con il Licata, pesanti passivi contro i pigiami, campionati passati nell’anonimato, calciatori di categorie dilettantistiche fatti passare per fenomeni, illusioni ed umiliazioni… ora basta..adesso seguo un altro sport e mi dimentico del Toro; pensieri che però sempre sono svaniti nel giro di un istante, il tempo di tornare a casa dallo stadio, un panino, una birra, uno sguardo alla classifica e subito a controllare le partite del prossimo turno, ad informarsi sugli eventuali infortuni o squalifiche dei nostri prossimi avversari ..Tutto dimenticato, si torna in campo, si torna a cantare, oggi è andata male ma la prossima volta ci rifaremo e poi alla fine chi se ne frega degli altri, noi siamo il TORO.

"Noi siamo il Toro ed è forse questo ciò che ci ha permesso di superare così tante delusioni; siamo diversi da tutti gli altri ed ignorante è chi non lo capisce; pochi di noi hanno visto giocare il Grande Torino ma tutti ne parliamo come se avessimo assistito a molte loro partite nel nostro Tempio, alcuni non hanno mai goduto della grinta di Ferrini o dei dribbling di Meroni ma ugualmente hanno le loro movenze ben stampate nella mente, i più giovani non hanno mai esultato ad un gol di Pulici ma hanno le lacrime agli occhi ogni volta che rivedono in televisione un suo colpo di testa o una sua rovesciata.