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Belotti, altro che svalutazione: la scienza dice 70 milioni, e Cairo non molla

Personaggio / La punta di Calcinate continua a stare nel "gotha" nel calcio mondiale, nonostante una prima parte di stagione in ombra: ora i gol per ripartire

Nikhil Jha

Andrea Belotti, ad oggi, l'uomo che vale di più nel Torino del 2018. Nessuna grande sorpresa, vero, ma è un dato, quello del CIES, che vale lo stesso la pena di essere analizzato: perché una prima parte di stagione piuttosto difficile - quattro gol in campionato, più due infortuni dal secondo il secondo dei quali non è ancora alle spalle - non ha scalfito la valutazione del Gallo all'interno dell'algoritmo dell'osservatorio indipendente sul calcio mondiale con sede in Svizzera che, come ogni gennaio, offre una panoramica su quali siano i valori da loro stimati (attraverso rigorosi parametri scientifici) per i calciatori che giocano nei primi cinque campionati europei - in rigoroso ordine alfabetico Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna.

"La valutazione del Gallo supera di poco quota 70 milioni di euro (70,4 per la precisione, 61° in classifica; il primo è Neymar a 213). Un piccolo passo indietro rispetto ai 72 milioni toccati a giugno, all'apice di una stagione straordinaria, ma che dimostrano che non sono tre mesi sfortunati a svalutare un talento come il Gallo - cosa che dalle parti di Torino si sa da tempo. E lo sa anche il presidente Urbano Cairo, che nella giornata di ieri ha infatti dichiarato: "Potrei anche pensare di essermi tenuto basso con la clausola da 100 milioni". Cioè più di quanto dice la scienza, ma si sa che la legge del mercato spesso va oltre ogni altra.

"Ma per confermare la propria valutazione e tornare a far parlare di sé (ma soprattutto per regalarsi e regalare ancora tante gioie), per il Gallo è necessario tornare a segnare con continuità: "Ci penserà Mazzarri - continua Cairo - ha sempre trasformato gli attaccanti in macchine da gol a partire da Rolando Bianchi ed Amoruso, fino a Cavani passando per Cassano e Pazzini". Belotti, allora, ha bisogno disperatamente della sua cura. Perché i milioni assegnati dalla scienza possono fare piacere, ma sono nulla senza l'intima soddisfazione del gol.