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Calciomercato, Giaccherini: “Torino? Non si sa ancora nulla”

L'esterno nel mirino dei granata: "Ho mangiato tanta polvere e valori come il gruppo, l'orgoglio e la voglia di lottare contano più di tutto nel calcio. Ventura? Spero di convincere anche lui"

Redazione Toro News

"Emanuele Giaccherini: obiettivo del Torino che in questo momento vive un particolare testa-a-testa con il serbo Ljajic, parla della Nazionale e anche del suo futuro. Una lunga intervista, nella quale il giocatore si è 'messo a nudo', tra aneddoti di spogliatoio e retroscena in carriera: "Sono partito dalla C2 e so cosa vuol dire lottare. Ho avuto una carriera opposta a tanti miei colleghi, ho fatto tanta gavetta, pensavo di smettere. Poi per fortuna Bisoli mi ha visto e lì è nata la mia storia. Ho dovuto mangiare tanta polvere per arrivare dove sono ora. Ogni volta ho dovuto scalare un gradino per arrivare dove sono ora e questo mi ha davvero fatto alzare l'asticella. C'è stato un anno in cui tornavo da Pavia, dove avevo fatto bene, ma il Cesena mi aveva messo fuori rosa. Poi è cambiato tutto".

"Giaccherini prosegue: "Spesso vengo sottovalutato, ma non mi pesa, anzi. Spero che l'Italia possa arrivare lontano nei prossimi eventi. Il gruppo è fondamentale e magari in futuro, con un po' di qualità individuale in più, la Nazionale potrà andare anche più avanti rispetto ad oggi".

"Quindi il centrocampista della Nazionale - ospite dei microfoni di Rai 1 - chiosa: "A maggio abbiamo capito cosa voleva dire sacrificarsi l'uno per l'altro, questi sono i veri valori che contano nel calcio. Poi leggendo sui giornali tante critiche, si scatenato dentro ognuno di noi il Sacro Fuoco. L'orgoglio, la voglia di smentire tutti quelli che ci hanno criticato a priori".

"Spazio al futuro, tra maglia azzurra e possibile casacca granata: "Quando metto la maglia azzurra, scatta in me qualcosa di inspiegabile. Spero a questo punto di poter convincere anche Ventura. Io al Torino? Ancora non si sa nulla, vedremo. Per ora sono in vacanza con la famiglia, abbiamo bisogno di staccare un secondo. Chelsea? Ho parlato ancora oggi con il mio procuratore e gli ho detto di lasciarmi staccare per una settimana. Lui eventualmente porterà avanti i contatti e poi mi informerà".