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Calciomercato, la filosofia del Torino: esperti low cost, investimenti sui giovani

LILLE, FRANCE - JUNE 22:  Salvatore Sirigu of Italy in action during the UEFA EURO 2016 Group E match between Italy and Republic of Ireland at Stade Pierre-Mauroy on June 22, 2016 in Lille, France.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

In entrata / Chiara la strategia del club granata: creare un mix tra esperti e giovani sfruttando le occasioni che propone il mercato

Gianluca Sartori

A delineare la filosofia seguita dal Torino di Urbano Cairo sul calciomercato sono le parole di presidente e allenatore, ma soprattutto le mosse concrete che il club granata mette a segno. Riavvolgiamo il nastro. E' il 2 febbraio quando, all'indomani della chiusura di un calciomercato invernale sicuramente rivelatosi inconcludente alla prova dei fatti, il presidente granata spiega di non avere voluto investire dieci milioni per un classe 1989 come Lucas Castro del Chievo. "Sono errori che ho già fatto. Investiremo, ma per profili di giocatori che hanno il meglio davanti e non alle spalle". E così è stato quando a marzo il club granata ha approfittato della finestra di calciomercato in Brasile per acquistare Lyanco Vojnovic, per 6 milioni più 3 di bonus, dal San Paolo.

Si sa, però, che una squadra ambiziosa necessita non solo di giovani scommesse, ma anche di giocatori pronti all'uso, in grado di dare certezze nel breve periodo. Concetto a più riprese espresso pubblicamente anche da Sinisa Mihajlovic. E infatti il Torino li ricerca, sul mercato. Ma a condizioni favorevoli, sfruttando le occasioni che il mercato propone. Come successo con Salvatore Sirigu, portiere di esperienza internazionale caduto un po' in disgrazia di recente e a scadenza di contratto con il suo club: portato via dal PSG per poche centinaia di migliaia di Euro e messo sotto contratto. Come potrebbe succedere - ma non è ancora il tempo delle certezze - per Gabriel Paletta, primo obiettivo per la difesa: anch'egli a scadenza di contratto, anch'egli acquistabile con uno sforzo esiguo.

La filosofia del Torino desumibile è dunque quella di puntare su un mix tra giocatori esperti - prelevabili però solo se a condizioni vantaggiose - e giovani, sui quali si può pensare ad investimenti. Per intendersi, meno Castro pagati dieci milioni, più investimenti sui Lyanco per strapparli alla concorrenza. Starà all'abilità della società trovare il giusto equilibrio tra giocatori esperti e giovani nella costruzione della squadra e poi all'allenatore riuscire ad amalgamarli al meglio.