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Calciomercato Torino, El Kaddouri: i granata ci proveranno sino all’ultimo

El Kaddouri, possibile innesto per il torino, ma la pista potrebbe essere molto fredda

In entrata / Resta la distanza tra le parti: questione di cifre e non di formula. Ecco il perché

Manolo Chirico

"Passano i giorni, passano le ore e il calciomercato finalmente volge al termine. Comunque vada a finire, questa sarà ricordata come la campagna di riparazione degli amori che passano e poi ritornano.

"L'arrivo di Immobile, il possibile ritorno di Quagliarella alla Sampdoria e poi anche il Chievo che torna a sondare Amauri. Quindi, il possibile arrivo di Omar El Kaddouri sotto l'ombra della Mole. Una storia d'amore travagliata, iniziata tra i dubbi di molti e quegli scherzetti di Raiola che ai tempi obbligarono i rispettivi club ad aprire un prestito con opzione per la metà e relativa contropzione per l'intero cartellino.

"Un pasticcio burocratico che non fece altro che inasprire i rapporti tra Napoli e Torino, tra Cairo e De Laurentiis. Il muro alzato dal patron napoletano inizia a scricchiolare, ma ancora non crolla e proprio per questo i granata dovranno e vorranno provarci sino all'ultimo.

El Kaddouri al raduno di Torino

"Si riparte da dove ci siamo lasciati ieri, con la Sampdoria intenta a trovare l'accordo definitivo per Quagliarella (QUI I DETTAGLI) e Cairo pronto a riportare sotto l'ombra della Mole il belga-marocchio con la formula del prestito con opzione di riscatto fissata a 4 milioni (QUI LE ULTIME).

"Un incastro non semplice e non è detto che il mancato accordo per il trequartista faccia saltare completamente il banco, anche in ottica uscite sebbene Quagliarella abbia trovato l'accordo personale con i blucerchiati.

"Questione di cifre e di accordi futuri (vedi Maksimovic) non tanto di formula: obbligo oppure opzione, non cambia nulla per chi cede, non ci sono garanzie di sorta.

"E il perché è presto detto: un club può fissare un obbligo di riscatto solo inserendo, ad esempio, un numero determinato di minuti e presenze - piuttosto che gol - che una volta raggiunto rende effettivo l'acquisto da parte del contraente. Escamotage? Eccolo: una volta sfiorati i minuti, le presenze e i gol - vedi caso El Sharaawy - il giocatore stesso finisce in tribuna, con il club acquirente che a quel punto si riserverà la semplice opzione di riscatto, annullando di fatto l'obbligo.

"Per questo motivo in fase di trattativa le formule quali obbligo o riscatto, non fanno (e non hanno mai fatto) alcuna differenza. Come sempre in questi casi, ciò che sposta gli equilibri sono le cifre, i milioni, i cash. Chiamateli come volete.,.