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Calciomercato, Torino-Immobile: determinante la volontà, non solo a parole

In entrata / Sul numero 10 granata pende l'opzione di 11 milioni, e il giocatore può sbloccare la trattativa ma quel: "Pensiamo a finire bene la stagione, i tifosi è giusto che sognino, si vedrà...", lascia tutti con il fiato sospeso

Lorenzo Bonansea

"Torino e Ciro Immobile: il matrimonio "definitivo" è un'ipotesi forte, ma nel calciomercato non sempre sono determinanti solo cifre e clausole. Come è noto, il numero 10 granata è in prestito sotto la Mole dal Sevilla, società che ne detiene il cartellino. Il club di Via Arcivescovado, dalla sua, possiede un’opzione per il riscatto del giocatore fissata ad 11 milioni, esercitabile nella prossima sessione di mercato.

"A legare Immobile al Torino, però, non ci sono solo contratti e numeri, ma anche quella discriminante fondamentale (non scritta) presente in ogni trattativa: la celebre “volontà del giocatore”. Ed è proprio su questa che l’affaire Immobile prenderà una piega piuttosto che un’altra. Il giocatore ha sempre avuto parole dolci per la piazza e per il Torino in generale (le ultime ieri al Kappa Store), ricordando come lui debba essere grato alla società e allo staff per aver creduto nuovamente nelle sue potenzialità, e ribadendo - ancora - come lui a Torino e al Toro stia benissimo.

 Immobile è rientrato contro il Napoli dopo 50 giorni di stop

"Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo il concreto. Posto che quest’ultima partita contro l’Empoli non stravolgerà intenzioni pregresse o scelte in vista della prossima stagione, Immobile si trova ad un bivio: fare leva sul Sevilla per ottenere uno sconto sugli 11 milioni, chiarendo al club spagnolo che la sua volontà è solo quella di rimanere sotto la Mole, oppure lasciare i due club confrontarsi sulle cifre, senza pronunciarsi in merito. Chiaramente, si parla del suo futuro, e dunque Immobile sicuramente si pronuncerà, ma resta da capire in che verso e con quale vigore. Il Torino, infatti, vuole riscattare il giocatore ma ad una cifra congrua, e per Cairo quegli 11 milioni potrebbero non essere considerati tali: ecco dunque che la comunione d’intenti tra le due parti (Immobile-Torino) nei confronti di una terza (Sevilla) è quantomai necessaria per venire a capo alla trattativa.

"Il Toro vuole Immobile, ma a cifre da chiarire; Immobile dice di voler continuare a veder granata, ma di fatto l’attaccante non è privo di mercato, e le richieste al Sevilla non mancano… Per il numero 10 si avvicina il momento dei fatti, fatti che rendano concrete le numerose stupende parole dedicate al mondo granata.