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Torino, la linea di Cairo e Mazzarri: l’attacco può rimanere così, ma il mercato…

Il fatto / Il presidente ribadisce e si espone pubblicamente: a meno di offerte irrinunciabili, non ci saranno novità sul mercato

Redazione Toro News

Nessuna novità sul fronte attacco. Questo è quello che ci si dovrebbe attendere nei giorni che rimangono da qui al 17 agosto, giornata conclusiva della sessione estiva di calciomercato. Il presidente granata Urbano Cairo lo ha ribadito ancora ieri, intervenendo così sul mercato che sta portando avanti il club: "Il nostro allenatore mi ha chiesto di non prendere più attaccanti in quanto bastano quelli che abbiamo. El Shaarawy e Zaza? Ottimi giocatori, ma escludo un loro possibile arrivo", in riferimento agli ultimi rumors di mercato circolati ancora ieri.

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LA ROSA - Non è la prima volta che il presidente si espone così, in pubblico ed in privato. A questo punto il reparto di attacco a disposizione di Mazzarri dovrebbe rimanere così: Ljajic, Falque ed Edera come seconde punte, Belotti, Niang e Damascan (al momento c'è anche Butic, che però verrà prestato) come prime punte. Una rosa di attaccanti che può fornire a Mazzarri le giuste garanzie, qualsiasi modulo il tecnico decida di utilizzare: a tre punte, a due punte, a due punte con un trequartista dietro. Si parla peraltro di giocatori che per il Torino sono investimenti importanti da tutelare, dall'acquisto più caro del Torino (Niang) ad un Edera che ha appena rinnovato il contratto sino al 2023.

IL FUTURO - Ma sarà davvero così, dunque? Nessuna novità in attacco? Si parte con questa previsione, i piani sono questi, ma si sa che nel calciomercato occorre guardarsi bene dall'esprimere certezze. Non è detto non possano arrivare, da qui a fine mercato, offerte stuzzicanti per Ljajic o Niang. A quel punto le carte potrebbero rimescolarsi anche in entrata. Ma se il presidente si espone in questo modo, e ripetutamente, non si può tenerne conto.