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Calciomercato Torino, ottimismo su Damascan: il passaporto può arrivare presto

In entrata / Pronto un investimento di circa 1.5 per il cartellino dell'attaccante dello Sheriff Tiraspol, che però prima deve diventare comunitario

Gianluca Sartori

"Per avere notizie sul potenziale prossimo colpo di calciomercato del Torino, citofonare all'ambasciata romena a Chisinau, capitale della Moldavia. E' lì che si sta svolgendo la pratica per l'ottenimento del passaporto romeno da parte di Vitalie Damascan, attaccante dei campioni moldavi dello Sheriff Tiraspol che compirà 19 anni il prossimo 24 gennaio. Un documento che per molti abitanti della Moldavia - stato extra UE, probabilmente il più povero del territorio europeo - ha sempre rappresentato il simbolo di una speranza di una nuova vita. E' così anche per Damascan, che dopo avere segnato 13 reti in 17 partite di campionato e aver trascinato lo Sheriff alla conquista del titolo nazionale del 2017 è finito nel radar del Torino.

"INVESTIMENTO - Il club granata crede nel ragazzo e nel rapporto qualità-prezzo del suo cartellino, acquistabile per una cifra di 1.5 milioni di Euro. Non una cifra irrisoria, per un ragazzo che ha sin qui mostrato grandi qualità solo nel suo paese, ma certamente molto inferiore a quella che costerebbe un giocatore italiano con i suoi numeri. Il problema, come anticipato, è legato allo status di extracomunitario del ragazzo. Il Toro, infatti, ha già colmato i due slot concessi a stagione dalla Federazione tesserando Lyanco e Milinkovic-Savic. In soldoni, o il passaporto arriva entro il 31 gennaio, o l'affare è a rischio.

FUTURO - Al momento, si respira ottimismo per la riuscita dell'operazione. Ottenere il passaporto romeno per un moldavo, per ragioni storico-politiche che non è opportuno spiegare in questa sede, non è impresa proibitiva e la pratica è già in atto. Qualora non si riuscisse a completare il tutto entro il 31 gennaio, non è escluso che il Torino possa decidere di completare l'operazione in questa fase per poi tesserare il ragazzo solo dal 1° luglio 2018 in poi, come successo con Milinkovic-Savic. In ogni caso, si tratta di un'operazione rivolta più che altro alla stagione 2018/2019: il Toro non smette di pianificare il futuro, pur avendo appena cambiato pagina con l'arrivo di Mazzarri al posto di Mihajlovic.