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Delio Rossi: “Ljajic da quel giorno è maturato tanto. Ha bisogno di sentirsi amato”

Manolo Chirico

Due giocatori con caratteristiche differenti, due profili molto vicini a vestire la maglia granata. Iago Falque e Ljajic, il primo mai allenato ma ben studiato da avversario, il secondo allenato eccome. "Eh pure troppo!" come avrebbe detto Thomas Prostata, celebre personaggio interpretato dal comico Bebo Storti. "Iago Falque è un giocatore tecnicamente molto preparato e ha in sé una certa attitudine al sacrificio per i compagni - apre l'allenatore -. Non è un attaccante puro e sa fare bene da collante tra i reparti. In questo senso è molto diverso da Adem".

Ed qui che Delio Rossi parla con maggior cognizione di causa, ripartendo proprio da quello spiacevole episodio durante il match tra Fiorentina e Novara, con protagonisti lui e il fantasista serbo: "Ljajic da quel giorno è maturato tanto. Come molti giocatori stranieri è arrivato molto giovane e come tutti aveva i suoi pregi e i suoi difetti. É cresciuto tantissimo sotto l'aspetto tecnico e anche sotto quello caratteriale ed è ancora oggi molto giovane. Conserva quindi i suoi pregi e anche qualche piccolo difetto è rimasto. In generale deve ancora dare il meglio di sé e per farlo ha bisogno di tanta fiducia e di affetto, un po' come Ilicic. In campo si esprime al meglio quando è lasciato a briglie sciolte, senza troppi vincoli legati agli schemi. Su di lui la piazza granata avrà un grande ascendente e quindi una grande responsabilità. Adem ha ancora bisogno di sentirsi fortemente amato".