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Il mercato del Torino è da Europa: ora tocca a Miha

L'Editoriale / Finale thriller: la cessione di Zappacosta è un boccone amaro, ma inevitabile. E l'attacco è stellare: ci sono le carte in regola per puntare all'Europa

Gianluca Sartori

"28 maggio 2017, è l'ultima giornata della Serie A e il Torino supera il Sassuolo per 5-3. Nel post-partita, Mihajlovic in sala stampa saluta i cronisti dicendo: [quote_colored name="" icon_quote="no"]"Se lotteremo per l'Europa? Ve lo dirò alla fine del mercato".[/quote_colored]

"Ebbene, arrivati al 1° settembre si può aver la convinzione che il tecnico sia assolutamente soddisfatto della squadra confezionata dalla società, che ha fatto di tutto per accontentarlo.

"Partiamo dal fondo, con un ultimo giorno di mercato che ha lasciato a bocca aperta l'Italia pallonara. La cessione di Zappacosta è un boccone amaro, inutile nasconderlo. Dispiacerà a tutti la partenza di un ottimo giocatore e un bravo ragazzo che nell'arco di pochi giorni ha avuto di fronte a sè l'occasione della vita e non poteva voltarle le spalle. Dopo una notte di riflessione, ha deciso di dire sì: giustamente. In bocca al lupo. E una grande occasione, l'affare col Chelsea, lo è anche per il Torino: guadagnare 30 milioni circa dalla cessione di un terzino è un'operazione in uscita dolorosa ma francamente irrinunciabile per un club come il Torino. Probabilmente anche Mihajlovic penserà la stessa cosa. I casi della vita: Darmian al Manchester United viene sostituito da Zappacosta che finisce ai Blues. E' stato sostituito a sua volta da Ansaldi: a poche ore dalle fine del mercato, era difficile ottenere di meglio.

 TURIN, ITALY - MARCH 18: Davide Zappacosta (L) of FC Torino is challenged by Cristian Ansaldi of FC Internazionale during the Serie A match between FC Torino and FC Internazionale at Stadio Olimpico di Torino on March 18, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

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"Per il resto. L'attacco che si ritrova il Toro? L'espressione "tanta roba" è poco ortodossa ma efficace. Falque, Ljajic e Niang dietro Belotti. Perchè Belotti è rimasto al Torino: in quanti ci avrebbero scommesso? In pochi, eppure il Gallo è ancora qui. Bella dimostrazione di forza e di coerenza della società e del club, con il presidente Cairo che ci ha messo la faccia e ha rispettato quello che ha sempre affermato: senza i cento milioni per quest'anno non se ne fa nulla. A centrocampo, l'altra dolorosa rinuncia: Marco Benassi è stato sacrificato perchè fuori dal progetto tattico. Baselli è l'altra conferma di lusso: il rinnovo del bresciano è stata un'altra prova di forza di questo mercato granata. Sarà affiancato da Tomas Rincon: il giocatore che a questo Toro mancava. Come rincalzi di lusso, i due avranno Acquah e Obi.

"Per terminare, la difesa. Il punto debole del Torino della scorsa stagione: rivoluzionato, come era giusto che fosse, in porta e nei centrali. N'Koulou, dopo due partite, appare la prova del fatto che non è necessario svenarsi per trovare giocatori giusti. Altro punto debole era la mancanza di personalità, per un Toro che spesso zoppicava in trasferta: e con Sirigu, N'Koulou, Burdisso e Rincon oggi Miha ha quattro leader in campo e nello spogliatoio che prima non aveva. Il Toro di oggi appare una squadra che unisce carattere e qualità, e il fatto che il saldo economico sia in attivo è qualcosa che impreziosisce ulteriormente la campagna conclusa. Conta non perdere di vista la realtà: il Torino è più forte e più completo rispetto alla scorsa stagione e ha tutte le carte per puntare all'Europa. Ora tocca a Miha...