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Torino, Berenguer ingrana: la “lingua” calcistica è quella di Falque e Ljajic

Scatto di Chiara Brunero

Focus On / Qualità pura nelle corde dello spagnolo, che comunque andrà rivisto contro avversari di altro spessore. Il mercato può portare un altro concorrente

Gianluca Sartori

Il match con il Trapani vedeva Alejandro Berenguer tra i giocatori del Torino più attesi, e non ha deluso. Dopo un avvio a rilento, lo spagnolo ha preso confidenza col passare dei minuti, trovando un gol (che avrebbe potuto non essere il solo) e disputando una buona prestazione. Un primo passo per avviarsi a un inserimento in rosa che, nei piani del Torino, lo dovrà vedere diventare un valore aggiunto per il gioco offensivo della squadra.

Due sono gli ostacoli che il giovane di Pamplona deve affrontare: l'inserimento in un contesto del tutto nuovo, per un 22enne che aveva giocato sin qui solo nel suo club dell'Osasuna, e l'intesa con i compagni. Mettere minuti nelle gambe è la cura migliore e Mihajlovic lo sa bene, avendolo schierato titolare: scelta che probabilmente il tecnico avrebbe compiuto con o senza l'infortunio di Boyè, l'argentino che al momento è il concorrente di Berenguer per il ruolo di esterno sinistro del 4-2-3-1. "Più gioca, più migliora", il semplice pensiero del tecnico granata. E infatti, contro il Trapani è stato così.

Il bello slalom che lo ha portato a inserire il suo nome nel tabellino dei marcatori, ma anche altre giocate compiute nel corso della partita, indicano che la qualità è nelle corde del giovane spagnolo, che calcisticamente è degno di completare un tridente di trequartisti che schiera anche Falque e Ljajic. Ora, nel mirino c'è il Bologna: quasi certamente sarà riproposto titolare da Mihajlovic, e in casa dei felsinei si avrà un altro saggio dello stato di forma attuale dello spagnolo, che a Torino deve conquistare ancora tutti. Intanto, però, dal mercato potrebbe arrivare un altro concorrente: il club granata è alla ricerca di un esterno, che sappia giocare potenzialmente su entrambi i fronti dell'attacco. Ecco perchè in vista di Bologna, Berenguer scalda i motori: l'occasione è di quelle importanti, e chissà che un altro gol non possa far sbocciare definitivamente il giocatore.