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Torino: il fardello Amauri ti resta appeso al collo

Calciomercato / L'attaccante rifiuta destinazioni italiane e ora aspetta offerte dall'estero. Ma la sua è una scelta legittima

Federico Bosio

"Si è conclusa anche questa sessione invernale di calciomercato per la Serie A, lunghe settimane durante le quali le società italiane hanno avuto modo e tempo di rinforzarsi nei reparti più carenti e sfoltire le rose da eventuali esuberi: anche il Torino ha effettuato operazioni interessanti sia in entrata che in uscita, ma il mercato dei granata si è chiuso sostanzialmente senza il botto finale. Dopo l’arrivo di Ciro Immobile ed il colpo a sorpresa Lucas Boyè (giovane attaccante che si aggregherà alla truppa di Ventura solo a partire da quest’estate, leggi qui) Il Torino non ha chiuso altre trattative andando a modificare l’organico a disposizione del tecnico solamente attraverso l sfoltimento del gruppo.

"Uno dei maggiori indiziati ad abbandonare l’ombra della Mole era Amauri: una presenza in Serie A ed una in Coppa Italia per un totale di 39 minuti collezionati finora dall’italo brasiliano nel corso di questa stagione, di fatto un ruolo da relegato ai confini della squadra occupando il posto di quinto attaccante. Ci si aspettava dunque per una serie di validi motivi che la punta ex Parma abbandonasse la casacca granata dopo un anno e mezzo, ma così non è stato: dopo essere stato rincorso lungamente da formazioni del campionato cadetto(il Modena su tutte, il Livorno l'ultima rifiutata) ed aver accarezzato l’idea di giocare in campionati minori in grado di garantirgli comunque un ingaggio importante, la decisione di Amauri è stata quella di rimanere al Torino di fatto da emarginato

 Solamente due presenze stagionali per Amauri: 39 minuti totali

"L’unica condizione che potrebbe a questo punto cambiare le carte in tavola sarebbe un’offerta proveniente dall’estero che possa soddisfare le pretese economiche dell’attaccante. La decisione di Amauri denota una scarsa ambizione personale, se non addirittura la consapevolezza di aver ormai poco da dare al calcio dopo una lunga carriera: ma si tratta di una scelta legittima ed in ogni caso la punta non può essere definita l’unico “colpevole” di questa situazione.

"L’errore è infatti a monte, e si tratta di un errore di valutazione sotto il profilo tecnico e progettuale: quel famoso 31 agosto dell’anno scorso, quando la punta fu acquistata dal Torino per rimpiazzare la cessione dell’ultimo minuto di Alessio Cerci. Un’operazione mai digerita dalla piazza granata, anche per modi e tempistiche con la quale è stata effettuata, e che si è definitivamente rivelata fallimentare: nel corso di queste due stagioni sotto la Mole Amauri ha infatti dimostrato di non avere le caratteristiche adatte per il gioco di Ventura, l’impegno da parte dell’italo brasiliano non è mai mancato ma l’impressione di osservare un pesce fuor d’acqua non è stata rara.

"Le strade del Torino ed Amauri quindi, con alta probabilità, non si separeranno fino a quest’estate quando il contratto che lega la punta al club granata scadrà: fino a quel momento il giocatore sarà ancora a disposizione di Ventura di fatto da separato in casa, a meno che prima della chiusura dei mercati esteri (qui le date) non arrivi un’offerta considerata congrua da società e, soprattutto, attaccante.