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Torino: retroscena Maksimovic. Quella mossa coraggiosa di Petrachi…

Calciomercato / L'entourage del giocatore aveva posto il proprio veto: aumento senza prolungare, oppure via a gennaio. Il diesse ha rotto gli schemi trattando direttamente con il giocatore

Manolo Chirico

"Il rinnovo di Maksimovic è una lieta notizia, caduta a ridosso del compleanno del Torino. Un regalo speciale, se vogliamo forzare la mano; un incidente diplomatico sfiorato, se vogliamo dirla tutta. Già, perché non tutto è filato liscio come l'olio. E ancora una volta, è stato necessario l'intervento "a gamba testa" da parte del club. Attraverso il proprio direttore sportivo Gianluca Petrachi che con forza e coraggio ha rotto gli schemi, trattando direttamente con il giocatore.

"Nel mondo degli affari, quindi anche e soprattutto nel calciomercato, i rapporti interpersonali sono sacri. Non si toccano. Sono tutto. E se questi si infrangono, vengono meno, nemmeno il club più potente sulla faccia della terra può essere in grado di portare a buon fine una trattativa.

"Certe volte, però, è necessario bypassare i controlli, scavalcare le barriere di prepotenza, assumendosene i rischi. Proprio come accaduto per il rinnovo del centrale serbo, laddove l'entourage del giocatore aveva di fatto alzato un muro perentorio, apparentemente invalicabile: aumento dell'ingaggio, senza prolungamento, oppure via a gennaio.

"Una situazione che aveva (quasi) colto di sorpresa la dirigenza di Via Arcivescovado, la quale voleva riconosce al calciatore un ingaggio adeguato, calibrato sulle prestazioni fornite sino a questo momento - escludendo dall'equazione l'infortunio patito, questo è pacifico -. Al tempo stesso, però, il Torino avrebbe preferito allungare il rapporto di lavoro, in modo tale da aver in mano un potere contrattuale più solido.

"E qui il retroscena: dopo gli incontri con il procuratore, il club aveva lasciato intendere all'entourage di essere d'accordo per un aumento dell'ingaggio, mantenendo la scadenza del contratto, già fissata in tempi non sospetti al 30 giugno 2018. Salvo poi partire in dribbling, non appena lo stesso Maksimovic era rientrato a Torino, per iniziare il vero e proprio ciclo di terapie post infortunio.

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"Petrachi, scavalcando di prepotenza il muro eretto dagli agenti del difensore, ha iniziato a trattare direttamente con il centrale serbo. Come se nulla fosse, come se fino a quel momento non avesse parlato di alcunché con nessuno in particolare. Sebbene l'accordo di massima - di fatto, ma non di norma - fosse già stato trovato. Iniziativa senza dubbio coraggiosa, un vero e proprio azzardo. D'altronde, il rischio di creare un incidente diplomatico, sparigliando le carte in tavola, era alto.

"Una mossa rivelatasi poi azzeccatissima. Perché dopo il colloquio con il direttore sportivo, Maksimovic - capendo che per quanto i procuratori avessero lavorato nei suoi interessi, in soldoni c'era in gioco la sua carriera lavorativa - ha detto: "sì, accetto il prolungamento sino al 2020". Con buona pace dei suoi rappresentati, il giocatore ha scelto quella che riteneva fosse la soluzione migliore per sé e per il club.

"Quindi la firma, arrivata a ridosso della sfida di Coppa Italia - cui aveva assistito anche il difensore - e il conseguente annuncio nella giornata di ieri. Un intervento coraggio e rischioso da parte del diesse Petrachi, ma allo stesso tempo consapevole. Una 'mossa Kansas City', fatta da chi, ancora una volta, ha dimostrato di saperci fare eccome...