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Torino-Sassuolo, l’ultima non è un capolinea: stavolta non sarà smobilitazione

Calciomercato / Il club granata ha l'intenzione di mantenere e rinforzare la base creata quest'anno: l'obiettivo è ridurre al minimo le cessioni eccellenti, per una volta

Gianluca Sartori

Il progetto Mihajlovic è biennale e ha come obiettivo quello di riportare il Torino in Europa nella prossima stagione. Ecco perchè Torino-Sassuolo è l'ultima di campionato ma, nelle intenzioni del club granata, deve essere un semplice passaggio, un arrivederci e non un addio. Perchè l'obiettivo, almeno per questa estate, è quello di ridurre al minimo le cessioni eccellenti: "paletto" posto in primis da Sinisa Mihajlovic, che non vuole trovarsi a ripartire daccapo a luglio. E la società, in questo, sembra davvero voler seguire l'allenatore. Tradotto: l'intenzione è quella di trattenere i vari Zappacosta, Barreca, Benassi, Baselli, Falque, Ljajic, Belotti. 

"Se l'ultima di campionato della scorsa stagione, a Empoli, sapeva di addio per tanti - ricordiamo Kamil Glik che chiese di giocare terzino destro pur di essere presente in campo alla sua ultima in maglia granata - non sarà così domenica sera, contro il Sassuolo. Eppure le offerte non mancheranno. Le trattative in uscita dovrebbero riguardare, però, solo quei giocatori che non hanno convinto o non risulteranno più idonei al progetto - ad esempio Ajeti e Valdifiori - oltre a quelli che non saranno riscattati, come Castan e probabilmente Iturbe.

Per il resto, l'idea con cui si arriverà alla sessione estiva di calciomercato, a differenza di quanto successo negli anni precedenti, è quella di ridurre al minimo le cessioni eccellenti. In primis perchè a livello economico non vi è la necessità - il Torino è infatti in procinto di incassare i proventi delle cessioni di Peres e Maksimovic, oltre ai soldi già intascati per le partenze di Jansson e Martinez - e poi perchè il progetto non può e non deve perdere di credibilità. Se poi qualche top club dall'estero si presenterà con i 100 milioni per Belotti (un'eventualità che al momento non sembra imminente), lo si dovrà lasciare partire. Ma stavolta l'intenzione è chiara, il Sassuolo dovrà essere un tramite e non un capolinea.