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Torino: se parte Belotti, è Giovanni Simeone l’erede ideale

Editoriale / Ci si avvicina al ritiro e la situazione in attacco va chiarita: nel malaugurato caso della partenza del Gallo, l'argentino sembra fatto apposta per prendere il suo posto

Gianluca Sartori

Il presupposto doveroso è che Andrea Belotti è attualmente un giocatore del Torino e la migliore soluzione, per lui e per il club granata, sarebbe la sua permanenza almeno per un'altra stagione. Il Gallo incarna lo spirito granata come calciatore e come uomo e la sua partenza sarebbe un colpo al cuore per molti tifosi ma soprattutto per Mihajlovic, in quanto trovare un altro Belotti sembra francamente impresa difficile.

"Impresa difficile ma non impossibile, forse. Non è un sacrilegio dire che, viste e considerate le condizioni del calcio di oggi, prima o poi Belotti lascerà il Torino. Se dovesse succedere quest'estate - per usare le stesse parole che il Gallo ha rivolto alla sua sposa, Giorgia - l'erede designato lo propone il campionato italiano ed è Giovanni Simeone. L'attaccante del Genoa classe 1995 ha molte analogie con il Gallo. L'istinto da bomber di razza, anzitutto: il Cholito, nel primo campionato in A, ha messo a segno 12 reti in 2616 minuti giocati, media di un gol ogni 218 minuti. Belotti, all'esordio in A col Palermo, ne insaccò 6 in 1337 minuti, con una media di un gol ogni 222 minuti. Siamo lì insomma. Ad accomunare Simeone a Belotti sono poi umiltà, spirito di sacrificio, voglia di lottare per la squadra. 

Simeone ha un contratto col Genoa sino al 2021, come Belotti col Torino, ma Preziosi ha sempre dimostrato di essere presidente che può essere convinto a lasciare partire i suoi gioielli. E se Belotti dovesse partire - ripetendo che la miglior soluzione sarebbe la sua permanenza - tanti milioni pioverebbero nelle casse granata. Una cosa è certa: il 10 luglio ci sarà il raduno per la nuova stagione e Mihajlovic dovrà essere certo di chi sarà il centravanti titolare. Il Toro non può farsi trovare impreparato.