calcio mercato

Un’estate di mercato diversa

Giornate calde, con la testa nel pallone. Noi, seguaci di questo pazzo mondo, abbiamo molti pensieri in queste ore: l’Italia, prossima a giocare una finale mondiale dal profumo di storia, la schiera di avvocati,...

Redazione Toro News

Giornate calde, con la testa nel pallone. Noi, seguaci di questo pazzo mondo, abbiamo molti pensieri in queste ore: l’Italia, prossima a giocare una finale mondiale dal profumo di storia, la schiera di avvocati, indagati, deferiti e quant’altro che si ritrovano allo Stadio Olimpico per cercare di sbrogliare questa intricatissima matassa dello scandalo calcio e non per ultimo, anzi forse in primo piano per noi, il calcio mercato del Toro, finalmente di primo livello, condotto da una grande equipe di professionisti capeggiati dal nostro presidente.

Ci piace pensare (e scoprire) che la nostra dirigenza abbia seguito attentamente durante la rassegna iridata l'ucraino Milevskiy, attaccante pieno di talento della Dinamo Kiev, che ha incantato il mondo con il cucchiaio su rigore segnato alla Svizzera. Però costa molto, troppo, e difficilmente arriverà sotto la Mole. E sappiamo che non si ferma la corsa per arrivare a Diego Tristan, “el matador” del Deportivo, sogno di molti tifosi granata, anche se la concorrenza non è delle più facili. Molti altri nomi si rincorrono in queste ore e alcuni di essi forse sono segnati in rosso sul taccuino del dg Tosi, che sta battendo molteplici piste per rinforzare il Toro in tutti i settori, a cominciare dal portiere che si annuncia essere un “nome forte” che uscirà tra quelli di Toldo, Pelizzoli, Coppola e Abbiati, fermo restando la possibilità, in caso di ritocco dello stipendio, della conferma di Taibi.

Probabilmente il calcio mercato subirà lo scossone maggiore al termine del maxi processo, quando ci saranno i risultati di eventuali penalizzazioni o retrocessioni, e molti nomi e volti noti decideranno di cambiare bandiera. Aspettiamo quindi novità da tutti i fronti, rendendoci conto che tutto si chiude intorno ad un unico cerchio. Perché il calcio, ormai, è una grande giostra tra verdi campi di pallone e grigie aule di tribunale.