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B-nocolo: cambiare serve?

di Davide Agazzi

Una scossa, un segnale, delle motivazioni in più. Questo, quello che cercano i tanti presidenti, che, a stagione in corso, decidono di cambiare allenatore. Decisioni drastiche, che spesso dividono...

Redazione Toro News

di Davide Agazzi

Una scossa, un segnale, delle motivazioni in più. Questo, quello che cercano i tanti presidenti, che, a stagione in corso, decidono di cambiare allenatore. Decisioni drastiche, che spesso dividono la tifoseria, o scelte logiche, ponderate a lungo con dirigenti e addetti ai lavori. Ed anche il campionato di Serie B, come molti altri, mette spesso a dura prova la pazienza di molte società, che decidono di cambiare qualcosa a pochi mesi dalla fine del torneo.

In questa stagione, da gennaio 2011, sono state sei le squadre che hanno deciso di cambiare guida tecnica. In ultimo, il caso Torino, dove Papadopulo, sostituto di Franco Lerda, è stato assunto per essere poi esonerato nel giro di dieci giorni. Anche a Crotone, la parentesi di Eugenio Corini non è stata troppo fortunata. L'ex centrocampista del Chievo ha avuto certamente più tempo per ambientarsi e provare innovazioni tattiche, ma nonostante questo non sono arrivati i risultati. Al suo posto, dopo la sconfitta con il Sassuolo, è stato richiamato Leonardo Menichini. L'allenatore toscano ha finora raccolto una sola vittoria, due pareggi e due sconfitte, portando il suo Crotone ad appena due punti sopra la zona salvezza.

A volte però, cambiare allenatore serve. Escluso il Frosinone, dove è stata fatta un'intera rivoluzione, con Campilongo che ha dovuto plasmare una squadra dalle fondamenta, Livorno e Grosseto possono essere soddisfatte del nuovo corso dettato da Novellino e Serena. Il presidente Spinelli, dopo aver esonerato Pillon, comincia a rivedere la luce. L'attuale settimo posto e le buone prestazioni contro le prime della classe sembrano aver dato ragione al neo tecnico dei labronici. Ancora meglio è andata al Grosseto, dove Michele Serena ha saputo trasmettere nuove energie all'ex squadra di Moriero. La squadra toscana ha messo a segno risultati importanti, arrivando fino all'ottavo posto in classifica, in piena zona play-off.

Atmosfera diversa è quella che si respira a Padova. Abbandonata l'anonima squadra della gestione Calori, naufragata sotto la zona play-off, ecco il nuovo entusiasmo di Dal Canto. Arrivato dalla Primavera e chiamato per un'esperienza temporanea, sembra aver ormai conquistato il cuore della dirigenza veneta. Il presidente Cestaro, dopo la bella partita con il Pescara, pare intenzionato a confermare il giovane tecnico, dandogli la possibilità di affermarasi nel campionato cadetto. Il cambio di allenatore rimane quindi una scienza inesatta, senza possibilità di avere certezze. E con il mese di aprile alle porte, con due mesi abbondanti di campionato davanti, siamo sicuri che non mancheranno altre sorprese sulle panchine di serie B.