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Calciopoli, la Cassazione su Moggi: “Esteso strapotere su FIGC e media”

Luciano Moggi, d.s della Juventus dal 1994 al 2006

La Corte di Cassazione ha pubblicato la sentenza sul caso Moggi e Calciopoli: "Lesinava giudizi aspramente negativi sui direttori di gara. I media lo osannavano come una divinità"

Redazione Toro News

"Il reato di associazione a delinquere, del quale fu accusato Luciano Moggi, è caduto in prescrizione ma la Corte Suprema ha pubblicato le motiviazione riguardo allo scandalo di Calciopoli, che coinvolse il calcio italiano durante l'estate del 2006: "Più che di potere si deve parlare di uno strapotere esteso anche agli ambienti giornalistici - si legge nella sentenza 36350 della Terza sezione penale - ed ai media televisivi che lo osannavano come una vera e propria autorità assoluta. Un vero e proprio mondo sommerso la cui carica intrinseca di offensività degli interessi 'ultra individuali' è stata particolarmente intensa e tale da sconvolgere l'assetto del sistema calcio, fino a screditarlo in modo inimmaginabile e minarlo nelle sue fondamenta, con ovvie pesantissime ricadute economiche."

"Sotto accusa anche il suo comportamento negli spogliatoi, nei quali era solito recarsi al termine delle parti: "Nelle sue incursioni negli spogliatoi degli arbitri, al termine delle partite, non solo non lesinava giudizi aspramente negativi sull'operato dei direttori di gara, ma esercitava un potere di interlocuzione aggressiva e minacciosa, frutto soltanto di un esercizio smodato del potere."

"Nel 2011 Moggi è stato condannato dal Tribunale di Napoli a 5 anni e 4 mesi di reclusione, ridotti poi in appello a 2 anni e 4 mesi in appello. Nel frattempo, però, è sopraggiunta la prescrizione dei reati.

"Ma non è finita qui; perchè l'influenza dell'ex dirigente bianconero si estendava anche a televisione e media. La sua aurea di potere intoccabile toccava, infatti, anche "Il processo del lunedì" condotto allora da Aldo Biscardi.