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Giampaolo, forte e gentile: storia di come arrivare con la forza delle idee

Focus on / Una storia fatta di fatica e valori

Silvio Luciani

"L’Abruzzo è forte e gentile e lo sono anche i suoi figli: Marco Giampaolo è uno di loro e in questi anni sta dimostrando di essere uno dei migliori allenatori della Serie A (e non solo). Proprio ieri, l’allenatore Doriano è stato inserito nella top 50 (in 35ª posizione) dei migliori allenatori al mondo secondo Four Four Two. La sua storia, però, parte da lontano ed è fatta di deviazioni, di inconvenienti e frenate. Sempre per orgoglio, per mantenere l’integrità: il valore a lui più caro.

"Sono note le opportunità sfiorate ma mai raggiunte, delle vere e proprie sliding doors: come quella del 2009, anno in cui per un soffio non si è ritrovato sulla panchina della Juventus. O come con Cagliari e Brescia, quando si rifiutò di tornare in panchina dopo esoneri e trattamenti discutibili: “L’orgoglio e la dignità non hanno prezzo”. Neanche a costo di ripartire praticamente da zero e di rischiare di compromettere una carriera, i valori non sono trattabili e Giampaolo vuole arrivare al top armato di sorriso e idee. È da ammirare anche l’umiltà, che gli ha permesso di ripartire dalla Serie B fino a toccare anche la Lega Pro: solo per amore del calcio, quel calcio offensivo e verticale di cui è maestro.

"Quell’idea l’ha portato poi ad Empoli per proseguire nel solco del progetto di Sarri, un allenatore molto simile a lui per certi versi. Finalmente la svolta, quel 4-3-1-2 che incanta l’Italia: Giampaolo finalmente sale alla ribalta e si prende quello che si merita. Sempre orgoglioso dei suoi principi, sempre con il sorriso. Ora c’è la Samp, gli occhi addosso delle big (soprattutto Milan) e addirittura il sogno Nazionale. Il Toro affronterà un grande uomo prima che un grande allenatore, uno che è arrivato al top grazie alla sua resilienza, senza prendere scorciatoie. Alla fine è arrivato, perché i valori non sono trattabili e Giampaolo è forte e gentile.