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Il Miracolo Novara

L’ultima volta che il Novara aveva giocato in Serie B era stato 33 anni fa. Oggi, gli Azzurri, tornano a calcare i campi del calcio importante. Non si tratta ancora di A, ma la strada intrapresa dal Novara è...

Edoardo Blandino

L’ultima volta che il Novara aveva giocato in Serie B era stato 33 anni fa. Oggi, gli Azzurri, tornano a calcare i campi del calcio importante. Non si tratta ancora di A, ma la strada intrapresa dal Novara è quella giusta. Sono stati 33 lunghi anni, quelli trascorsi tra la C1 e la C2, ma oggi i piemontesi hanno raggiunto il primo obiettivo e non intendono fermarsi. L’avvio incredibile di campionato ha permesso di guardare dall’alto verso il basso tutti quanti e in città c’è un entusiasmo incredibile. Ma qual è il segreto di questa incredibile squadra?

Non esiste la bacchetta magica e non si può trovare una sola motivazione a questa splendida favola. Ci sono, come sempre, diversi fattori. Innanzitutto il Novara può contare su una dirigenza solida che da quando è stata rinnovata ha portato radicali cambiamenti in squadra. Nel 2008/2009, dopo l’ennesima stagione poco brillante, la presidenza del Novara ha deciso di svoltare pagina e dare una nuova impronta alla squadra. È arrivato Pasquale Sensibile e la squadra si è trasformata. Il dirigente azzurro, nonostante la giovane età (non ha ancora compiuto 40 anni), può già vantare un curriculum molto interessante, in cui figurano incarichi di rilievo: dal capo osservatori della Juventus a vicedirettore sportivo del Palermo. Oggi è DS del Novara e sta conquistando ottimi risultati. Dal suo arrivo si è subito capito che ci sarebbero stati grandi stravolgimenti. Ben presto ha rifondato la squadra, mettendo fine ai contratti di alcuni giocatori-bandiera e tesserando al loro posto un mix di ragazzi di buona prospettiva e giocatori esperti, come il portiere albanese Samir Ujkani (classe ’88) e l’attaccante Nicola Ventola. In panchina è stato chiamato Attilio Tesser, mister esperto con esperienze già nel grande calcio. E i risultati sono arrivati ben presto.

C’è da sottolineare come tutto questo sia possibile grazie anche alla solidità finanziaria della Banca Popolare di Novara che sta dietro alla squadra. Ma per vincere non basta mettere tanti soldi, bisogna anche saperli spendere. E un punto di forza della squadra – di cui sono molto fieri a Novara – è senza ombra di dubbio il campo di allenamento: Novarello. Costruito sul modello di Milanello, questi campi di allenamenti sembra quasi impossibile che appartengano ad una società che fino a qualche mese fa militava in Lega Pro.