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Serie A, dal 2015/16 previsto un maggiore controllo per potersi iscrivere al campionato

Approfondimento/ Approvate dal Consiglio Federale le riforme per verificare la solidità delle finanze dei club

Matteo Senatore

"In questi mesi abbiamo assistito ad un tragicomico balletto giocato sui destini del Parma Calcio, con la società che passava di mano in mano a cifre ridicole e che sprofondava verso il fallimento a causa di una gigantesca mole di debiti maturata nel corso degli durante la gestione Ghirardi senza che nessuno intervenisse. Non si tratta certamente, e il Torino lo sa bene, della prima volta in cui fallisce una importante società del nostro calcio: lo scalpore di questa vicenda però, con il rischio concreto che la squadra si ritirasse dal campionato e con l'impossibilità persino di pagare la manutenzione allo stadio, ha fatto capire a tutto il mondo del calcio italiano che si trattava di un punto di non ritorno. Donadoni, Lucarelli e tutti i giocatori del Parma avevano insistito molto affinché cambiassero le regole e venissero approvate delle norme più severe per l'iscrizione delle squadre al campionato. E questo sta succedendo.

"SISTEMA DI CONTROLLO - Il Consiglio Federale di ieri ha introdotto proprio in quest'ottica dei cambiamenti importanti. E' stato infatti approvato un piano che ha l'obiettivo di monitorare le situazione finanziaria delle singole società e di garantire, entro quattro anni, il raggiungimento del pareggio di bilancio dei club, attraverso dei passaggi graduali. Per ottenere questo risultato verrà introdotto a partire dalla prossima stagione (2015-16) un indicatore di liquidità. Questo indicatore viene calcolato in base al rapporto tra le Attività e le Passività correnti del club. Oltre a questo indicatore principale ne sono stati introdotti altri due correttivi: si tratta dell'indicatore di indebitamento sul valore della produzione e dell'indicatore del costo del lavoro allargato sui ricavi ordinari. La funzione di questi due indicatori sarà quella di 'correggere in positivo' l'indicatore di liquidità, riducendo ciascuno di 1/3 l'importo da pagare dovuto ad una eventuale carenza finanziaria riscontrata appunto dall'indicatore di liquidità stesso.

"OBIETTIVI - L'introduzione di questo sistema avverrà a partire dal prossimo campionato, e sono previsti ogni anno degli 'obiettivi minimi' (li definiamo così per semplificare) da raggiungere per i club: nel 2015-16 bisognerà aver pagato i debiti per i trasferimenti dei calciatori da società estere, gli emolumenti agli altri dipendenti della società e gli altri compensi dovuti ai tesserati. Punti simili saranno da rispettare per la stagione 2016-17; la modifica principale avverrà però a partire dalla stagione 2017-18: per quell'anno infatti dovranno essere rispettati degli indicatori di controllo che verranno decisi in base a determinati parametri (la Federazione stabilirà nelle prossime settimane quali saranno questi parametri analizzando i bilanci aggiornati dei club). Il rispetto di questi indicatori di controllo sarà quello che determinerà la possibilità di iscriversi al campionato. Infine per la stagione 2018-19 è previsto il raggiungimento del pareggio di bilancio da parte delle società.

"SANZIONI - Il mancato rispetto di tutti questi parametri che abbiamo elencato porterà a delle sanzioni, che saranno di severità crescente nel corso del quadriennio: per il prossimo campionato non è prevista alcuna sanzione, ma i club con indicatore di liquidità negativo saranno obbligati a presentare un piano di rientro. Le cose si faranno più serie a partire dal 2016-17, con l'introduzione del blocco della campagna trasferimenti per le squadre che non avranno rispettato le nuove norme. Con l'avvento della stagione 2017-18 infine chi non dovesse rispettare i parametri che verranno decisi rischierà non solo il blocco del mercato ma la non ammissione al campionato.

"Insomma, i primi passi concreti verso un calcio dalle norme più rigide sembrano essere stati fatti; speriamo che non si tratti solo di buone intenzioni ma di controlli concreti e rigorosi, affinché casi come quello del Parma non ricapitino più.