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Ventura: “Chiedo scusa agli italiani. Dimissioni? Devo parlarne con Tavecchio…”

MILAN, ITALY - NOVEMBER 13:  Gianluigi Buffon of Italy and Head coach Italy Gian Piero Ventura dejected at the end of the FIFA 2018 World Cup Qualifier Play-Off: Second Leg between Italy and Sweden at San Siro Stadium on November 13, 2017 in Milan, Sweden.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Le voci / Il commissario tecnico parla dopo il clamoroso fallimento azzurro: "Oggi c'è solo il dolore della serata di oggi"

Gianluca Sartori

"Chiedo scusa per il ritardo. Non mi sono dimesso". Esordisce così Giampiero Ventura, quando si presenta - passata la mezzanotte - in conferenza stampa a San Siro. Il tecnico aveva saltato qualsiasi intervento in precedenza, evitando i microfoni delle varie televisioni. "Ho parlato con ogni giocatore con cui ho avuto il privilegio di avere un rapporto. Nel calcio, quando uno non ottiene un risultato, è evidentemente il responsabile. E' un risultato pesantissimo. Ero assolutamente convinto della nostra voglia e anche la partita l'ha dimostrata. Ma il campo ha detto un'altra cosa. E va accettato. Sono orgoglioso di aver fatto parte del gruppo azzurro, orgoglioso di aver lavorato con grandi campioni e con altri che gli auguro di diventarlo. Sono dispiaciuto, lo stadio stasera mi ha fatto capire cosa vuol dire allenare la Nazionale: è qualcosa di unico straordinario".

Ventura quindi non si dimette, ora? "Bisogna valutare un'infinità di cose. Ci confronteremo con la Federazione e valuteremo".

De Rossi, Barzagli e Buffon hanno dato l'addio. Chiellini forse: come si presenterà Ventura dal presidente federale? "I toni saranno quelli che abbiamo usato sempre. Con Tavecchio, ma con tutta la Federazione, c'è un rapporto tale che i rapporti saranno sempre i soliti. Per quanto riguarda gli addii dei ragazzi, lo sapevamo, doveva essere il loro Mondiale, e poteva essere anche il mio. Sono dispiaciuto, quanto dispiacere ho l'ho detto ai ragazzi. Non abbiamo affrontato il problema del mio futuro. Per adesso c'è solo il dolore della serata di oggi"

Ventura non si dimette: ma cosa c'è di peggio di non andare a un Mondiale? "Ne devo ancora parlare, non posso parlarvi di una cosa di cui non abbiamo parlato. La mia colpa? Avere fatto due partite contro la Svezia senza avere fatto gol. Questo è il calcio. Avrà una risonanza assoluta, è evidente. Però so accettarlo. Per il resto, altre parole sono assolutamente inutili".

Ma Ventura non si dimette perchè ha voglia di rimanere e ripartire? "E' un argomento che si potrà affrontare ma in futuro, ora non me la sento. Ci vedremo col presidente, dirò tutto quello che ho passato e che penso. Ascolterà quello che lui ha da dirmi e qualsiasi cosa ne uscirà sarà ben accetta".

Si sente di chiedere scusa agli italiani? "Assolutamente sì, scusa per il risultato. Non dell'impegno, ma del risultato sì, e ovviamente è la cosa che conta".

Cosa si è rotto nell'Italia dopo Madrid? "E' difficile parlare di calcio dopo stasera, ma se si fosse rotto qualcosa non avremmo giocato novanta minuti in questo modo. Per adesso quello che posso fare è chiedere scusa agli italiani. Ma abbiamo lavorato sempre con grande impegno".