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Ventura, il ct che perse due volte: allucinante non dimettersi a San Siro

Editoriale / Dopo un fallimento clamoroso, era doveroso prenderne atto e rassegnare le dimissioni subito. L'immagine del tecnico ex Toro ne esce compromessa

Gianluca Sartori

"Caro Giampiero, va bene tutto: il calcio a volte ti punisce, e un uomo di calcio deve accettare il risultato del campo. Anche se è tremendo, come quello di ieri sera. Ma come si fa a non farsi da parte dopo essere stato il ct italiano che ha fallito la qualificazione ai Mondiali per la prima volta dopo sessant'anni? Un fallimento del genere è conseguenza di tanti errori, molti anche tuoi. Ma finchè si parla di risultati di campo, ci sta tutto. Altro è non fare i gesti che le circostanze richiedono e non prendersi le proprie responsabilità. Lippi, dopo la sconfitta con la Slovacchia che causò la disastrosa eliminazione da Sudafrica 2010, come prima cosa si presentò in conferenza stampa e si dimise. Con un enorme mea culpa, per non avere saputo preparare la squadra. La stessa cosa fece Prandelli, dopo il crac brasiliano nel 2014. Ho sbagliato, mi faccio da parte, tanti saluti a tutti. Ventura, no: compare in sala stampa con un'ora di ritardo, bypassando le consuete interviste a caldo, e non si dimette. "Ne dobbiamo parlare con il presidente". Tutti a bocca aperta.

"Ma caro Giampiero, non dimettersi in quella situazione è allucinante. Cosa deve succedere di peggio, per dimettersi, rispetto a una mancata qualificazione ad un Mondiale? L'unica spiegazione che dall'esterno sembra percorribile consiste in cause economiche, dovute al contratto che era stato appena prolungato sino al 2020. E così l'immagine del tecnico genovese ne esce ulteriormente compromessa, come se l'eliminazione non fosse bastata. E' palese che nominarlo CT sia stato un errore: Ventura è un allenatore adatto a far crescere i giovani, non a gestire le emergenze; non ha il pedigree e le esperienze per gestire uno spogliatoio di campioni, nè era abituato a reggere un certo tipo di pressioni. E per questo insieme a Ventura dovrebbe andare a casa anche Tavecchio. In un paese normale.