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Io non ti porto da nessuna parte

TURIN, ITALY - DECEMBER 11:  Andrea Belotti (R) of FC Torino celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between FC Torino and Juventus FC at Stadio Olimpico di Torino on December 11, 2016 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Buonanotte granata/Un pensiero su Andrea Belotti e su tutte le parole che circondano la sua permanenza o meno in maglia granata

Cristina Raviola

Vali 100 milioni. O forse anche di più. E non lo dico solo per quello che vedo in campo, non per quello che dicono i giornali, non per la clausola o la pressione che ti stanno mettendo addosso con larghissimo anticipo: per un tifoso del Toro, tu sei oro.

Si fa solo un gran parlare di quando te ne andrai, del prezzo a cui te ne andrai, delle competizioni che potrai o non potrai giocare, ma io non riesco a comprendere da parte di qualche tifoso, questa rassegnata benedizione a salutarti tra pochi mesi, traguardo europeo o meno. Io non ti porto da nessuna parte, uomo da 100 milioni, perchè uno come te andrebbe tenuto, di uno come te bisogna farci una bandiera. Non mi abbasso nemmeno a giudicare le dichiarazioni del post Toro-Milan, in cui il traguardo europeo viene messo, giustamente in dubbio, e di conseguenza la tua permanenza. Se andrai via, al Toro si è sbagliato qualcosa, su troppi livelli.

Tu hai il volto del Toro, a volte più del Toro stesso. Probabilmente tu appartenevi a questa maglia quando ancora  ti allenavi con la Grumellese, un pulcino non ancora Gallo, che tifava Milan. Ma tu eri Toro già allora e ancora non lo sapevi. E se a fine stagione te ne andrai, è perchè ancora non l'avrai capito, perchè c'è ancora qualcuno che riterrà giusto che tu vada, perchè il Toro non è adeguato per un campione come te. Ma se il Toro non è adeguato per un giocatore come te, la cui caratura morale è tale che non troveremo un simbolo così per altri 40 anni, allora qualcuno al Toro sta sbagliando.

Io non ti porterò in spalla da nessuna parte, per nessuna cifra, non darò la mia benedizione alla tua partenza, ma riserverò parole irripetibili per chi lo farà, per chi non ti ha colto, per chi di te non si è innamorato. Un cieco forse, senza dubbio qualcuno che non ti ha visto correre con il tremendismo nelle gambe e non ti ha sentito parlare, con lo spirito di campioni che io non ho avuto l'onore di conoscere.

Sarò egoista, illusa, ma non mi arrendo così a perdere un ragazzo che incarna ciò che in parte ho solo sentito raccontare.

Buonanotte granata...

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