Il Toro crea ma non vede la porta

La sconfitta, brutta e inaspettata, è di quelle che fanno male. Dopo la gara persa contro un Sassuolo arrivato per strappare uno 0-0, incapace di costruire una sola azione nel primo tempo, ma resuscitato nella ripresa da un Toro privo di grinta, resta l'amarezza e ci si ritrova di fronte alla triste realtà. E per la seconda volta in questo campionato, i granata restano per tre partite di fila senza segnare.

STESSI PUNTI, MA... – Se da un lato è vero che il Toro ha lo stesso numero di punti della scorsa stagione dopo 12 giornate, dall'altro va detto che ha segnato 11 reti in meno. E l'attacco sembra al momento il problema principale. Solo L'Atalanta ha realizzato meno gol del Torino finora, e nessuna squadra ha segnato di meno in casa (appena tre gol in sette partite). Inoltre, lo scorso anno nelle prime 12 gare i granata aveva già affrontato Juventus e Milan, e nei successivi cinque confronti sarebbero poi arrivati 13 punti (quattro vittorie, un pareggio). Cosa abbastanza difficile da ripetere, calendario alla mano.

TANTO GIOCO, POCA CONCRETEZZA – La squadra di Ventura crea una gran mole di gioco, ma fatica a rendersi pericolosa: i granata effettuano 420 passaggi a partita, ma nella maggior parte dei casi si tratta di sterili giropalla nella propria metà campo. Il Toro è infatti la squadra che tenta meno passaggi al'interno degli ultimi 35 metri, appena 51 a partita.

MANCA LA MIRA E NON SOLO – Inoltre, la squadra granata è la quinta del campionato per numero di tiri effettuati, 171. Tutte queste conclusioni hanno portato appena sette reti. Inoltre, solo 39 hanno centrato lo specchio della porta avversaria. Dati che fanno del Toro la squadra con la penultima percentuale di tiri nello specchio e la seconda peggior percentuale di realizzazione. E dati che evidenziano come a mancare siano tante cose: concretezza, cattiveria, fame di vittoria, ma anche qualità nel reparto avanzato.

(I dati utilizzati in questo articolo sono forniti da Opta)