columnist

È l’ora della Laurea

Maicuntent / Se la Maturità è andata così...

Stefano Gurlino

"Così però vien dura, caro diario. Chi ieri era al Grande Torino o nel tinello di casa propria ha dovuto più volte fermare l’entusiasmo e capire di non essere finito in un’extra dimensione? Non ci sono più i Bovo tic-toc, Glik tic-toc, Moretti tic-toc e poi ancora Glik tic-toc o Padelli tic-tac. È tutto un pressing, agonismo, lotta, sacrificio. Fortuna che dopo la sosta andiamo a Palermo, squadra da sempre ostica e ferrea. In terra siciliana conterà la prestazione, sono sicuro. E pazienza se si può strappare un pareggino: noi saremo sempre qua, in attesa del giorno del giudizio.

"Rassereniamoci amici mai cuntent, qua la musica sta cambiando per davvero. Sarà che è più facile commentare una vittoria, ma quella arrivata ieri contro una poco brillante Fiorentina consegna alcune chiavi di lettura finalmente in perfetto stile Toro. La prima, già annotata dopo la Roma: questi ragazzi hanno fame. Persino Rossettini, faccia da uno che di gavetta tra i chierichetti ne ha fatta, ha gli occhi e il cuore che parlano da soli. Certo, magari da qui a maggio non vedremo tutto questo bel calcio, ma la squadra è cortissima e quindi indice di un elemento magari banale, ma non da poco: tutti e undici (sì, nonostante il ruolo ‘diverso’ mettiamoci Hart, decisivo e silenzioso) viaggiano compatti. Da Benassi capitano che sembra il cugino bravissimo di quello opaco visto l’anno scorso, fino all'ottimo Iago (niente male, niente male davvero).

"La seconda, poi, la più importante: il timone. Prima della Viola, il furbo Sinisa aveva annunciato il monito: “voglio la Maturità”. Di già? Prima forse non è meglio fare la quinta? Sarà, ma il ragionamento a livelli funziona ed è davvero l’unico redditizio in qualsiasi ambito vi siano investimenti, rischi e lavoro di squadra. Insomma, prima la merenda A, poi la merenda B, poi l’aperitivo C, poi la cena con pesce D. Con l’aggravante in più: guai fermarsi all'aperitivo. Il gruppo c’è, le qualità ci sono, le individualità funzionano: fermarsi ora sarebbe l’ennesimo compitino. E allora, dopo la Maturità, chi continua sul serio e per davvero arriva alla Laurea. A meno che non la vogliamo comprare a Timbuctù, mi dicono che per raggiungerla occorre superare degli esami: Palermo, Lazio, Inter, Udinese. Ma fermiamoci qua per il momento, caro Diario. Che si sa: l’appetito (e la fame) vien mangiando.