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Grande Torino: La leggenda infinita

L'Editoriale di Gino Strippoli / Oggi a 66 anni dalla scomparsa dei Campioni granata tutti a Superga

Gino Strippoli

"Quel maledetto giorno, funesto e cupo, del 4 maggio 1949 il Grande Torino morì nello schianto dell ' aereo contro la Basilica di Superga, su quel colle tanto amato dai torinesi. Un amore per quel colle che divenne ancor più struggente e drammaticamente infinito per tutti gli italiani e sopratutto per i tifosi granata. É di poche settimane l annuncio di Sarri, allenatore dell ' Empoli , di portare i suoi giocatori al Santuario degli Invincibili per onorarli e far capire ai suoi ragazzi l ' importanza che ebbe il Torino nella storia del calcio italiano.

"Ogni anno a Torino e a Superga l' incontro tra i tifosi granata e il Grande Torino regna in un abbraccio che lega sempre piu questo connubio.É davvero inimmaginabile per un tifoso di un altra squadra capire cosa può provare colui che continua a seguire i colori granata. Una fede vera uguale a quella che predica ogni anno Don Aldo Rabino in quel di Superga. La fede che ogni tifoso del Toro professa per la sua squadra si può davvero equiparare a quella per chi la professa per il Dio cattolico.

"Ciò che in questa giornata dispiace e che il 4 maggio sia stato scelto per giocare la partita di calcio per l'expo a Milano in favore della nutrizione, pubblicizzandola come non mai , è un evento importante certamente a scopo benefico però ciò non toglie l'importanza  che rappresento il Toro per gli italiani nel dopoguerra, ovvero la squadra che divenne rivalsa nel mondo con le sue vittorie per tutti gli italiani, bastonati da tutte le altre nazioni. Non si poteva pensare meglio a far giocare in altra data questa partita? 

"Sicuramente avrà in questo 4 maggio maggior risalto la partita dell'Expo Milano rispetto all' anniversario della morte del Grande Torino. Sarebbe stato davvero bello veder la Santa Messa in loro memoria in diretta tv su qualche canale nazionale, eppure le grandi dell' emittenza televisiva han preferito programmare altre cose d'altronde mai si sarebbe potuto immaginare una certa sensibilità in un mondo in cui contano sponsor e denari.Il Toro é il Toro, é la squadra che ha ridato dignità all' Italia distrutta dalla guerra, e i tanti tifosi che hanno nel cuore i colori granata, Valentino Mazzola e i suoi compagni accompagneranno come sempre con orgoglio e dignità la loro squadra nell' infinito guardandola tra le nubi che sovrasteranno Superga.

"Mai Basilica cattolica portò sulle sue spalle un dramma così grande. Forse era destino che diventassero immortali e invincibili in luogo sacro dove regna un silenzio universale.

"Non é mai stato un addio quello di capitan Valentino e dei suoi compagni, non c' é mai stato distacco tra quella squadra e i suoi tifosi , essi infatti vivono sempre nei cuori di ogni tifoso tra storia e leggenda, tra passato e presente, sempre uniti in un nome solo: Grande Torino.

 

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Posted by Toro News on Lunedì 4 maggio 2015