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Fuori il Brasile Portogallo-Francia in semifinale

di Nino Mancini

Un inedito confronto è previsto per mercoledì, dopo Italia-Germania si sono qualificati il Portogallo che nel pomeriggio ha battuto ai rigori l’Inghilterra di Beckham...

Nino Mancini

"di Nino Mancini

"Un inedito confronto è previsto per mercoledì, dopo Italia-Germania si sono qualificati il Portogallo che nel pomeriggio ha battuto ai rigori l’Inghilterra di Beckham e la novità Francia, che ha stracciato il Brasile, pentacampione, per 1-0, gol di Henry.

"Il primo confronto è stato più equilibrato con i lusitani fortunati, ma anche determinati, grazie a Felipe Scolari, detto Felipao, vecchie origini venete, che ha imbrigliato gli inglesi di Eriksson fino a farli capitolari ai calci di rigore dove Ricardo si è superato parandone due, con un tiro che è andato fuori. Una squadra senza solisti particolari, ad eccezione di Cristiano Ronaldo e Figo, che comunque hanno giocato nella norma, con un Maniche sempre in ottima forma.

"Ha dell’incredibile quello che invece è successo tra Francia e Brasile, dove un super Zidane (sarebbe un’eresia se non ripensasse al ritiro) ha trascinato i suoi alla vittoria finale. Il risultato di 1-0 sta stretto agli uomini di Domenech se si considera che i migliori del Brasile sono stati Dida e Lucio, ovvero portiere e difensore verde-oro. La parte più sterile della Seleçao è stato l’attacco, dove Ronaldinho non è stato in grado di trascinare i suoi, mentre Ronaldo ha fatto qualcosa in più degli altri, senza però ferire mai Barthez, praticamente inoperoso. La colpa dell’addio anticipato ai mondiali da parte della Nazionale favorita è da imputarsi a Parreira, troppo conservatore nelle scelte, bastava inserire prima Robinho e Cicinho e le cose forse sarebbero cambiate. Kakà è stato inoperoso per le sue difficili condizioni fisiche.

"La Francia è cresciuta in modo maestoso partita per partita e si candida alla finale, soprattutto se Zidane continuerà con queste lezioni di calcio che dimostrano che è ancora in ottima forma. Se poi volesse ancora deliziare il palato dei tifosi e cercare nuovi stimoli, potrebbe venire al Toro a prendere per mano una squadra che ha tanta fame di vittorie e bel gioco. Torino non gli piaceva, ma la sponda granata è un’altra cosa rispetto a quella bianconera.