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Rampanti: “Ljajic e Baselli? Dovessi scegliere, a fine anno ne terrei solo uno…”

Parola al Mister / Il nostro Rosario Rampanti analizza la gara contro l'Udinese: "Sono entusiasta di Molinaro e Moretti"

Lorenzo Bonansea

"Come di consueto, su Toro News, abbiamo intervistato il nostro Serino Rampanti, che ha commentato la partita di ieri pomeriggio contro l'Udinese, che è terminata con il punteggio di 2-2. Sono molti gli aspetti toccati dal mister Rampanti, ecco le sue parole:

"Serino, un'altra partita dove il Toro crea tanto, ma alla fine per segnare deve prima subire.

""Questa alternanza di comportamento è strana: contro l'Inter ad esempio era andata diversamente. Secondo me, al contrario dell'inizio di stagione, adesso manca la convinzione iniziale, con l'approccio che forse non è troppo convinto. Prima era l'esatto opposto. Io ho chiesto a Miha proprio di questo, e lui sostiene che sia una cosa psicologica. Se è così, è in senso alternato, perché prima succedeva il contrario, si partiva forte e ci si spegneva. Tuttavia, questo cambiamento mi fa pensare che la squadra regga meglio rispetto al girone d'andata: è positivo, ma bisogna capire perché adesso l'approccio sia questo."

"Una gestione della partita e delle azioni offensive, quindi, diversa rispetto a prima.

""Sì. Nel primo tempo, tolti gli ultimi 5', vedevo possesso palla e trazione anteriore, ma ho visto poca attitudine ad andare a cercare di attaccare lo spazio e più ricerca al passaggio sui piedi. Uscendo poi Iago Falque ed entrando Iturbe (che per altro sta migliorando), la palla va servita a maggior ragione in profondità: Lukic, ad esempio, dovrebbe avere un po' più di coraggio a giocare nello spazio con questo tipo di giocate, perché ad Iturbe non si può dare la palla sul piede, ma occorre lanciarlo. Questo potenziale purtroppo non è mai sfruttato."

"Su Baselli, invece? Ieri ha giocato anche da mediano, a tratti...

""Il problema di fondo è sempre lo stesso: il Toro ha Ljajic e Baselli , due giocatori che non hanno un ruolo preciso. E si è visto anche quando Ljajic è stato spostato vicino ad Acquah: è un giocatore che deve essere libero, e che anche in quel momento veniva fuori dalla posizione che voleva dargli Miha. Baselli, per tornare alla domanda è più disciplinato, ma entrambi sono più incisivi nella fase offensiva. L'ex Atalanta fatico a vederlo come mediano puro in futuro, non è nella sua natura, lui deve avere più libertà."

"Un'altra volta le note positive vengono anche dai veterani Molinaro e Moretti.

""Sono entusiasta di entrambi. Sono sempre più convinto che adesso davvero sia il momento perfetto per programmare il futuro: è un vantaggio questa classifica, si può testare con tranquillità e programmare verso la prossima stagione. E in questo progetto, guai se si fa a meno di pilastri come Molinaro e Moretti: questi sono giocatori che han dimostrato di saper stare fuori in silenzio e con disciplina, e poi rientrare dando il meglio. Sono grandi esempi per i più giovani, insegnano agli altri: una società furba non se li fa scappare."

"Tornando su Baselli e Ljajic: secondo lei è possibile mantenere il dualismo anche in ottica futura? Ljajic ha dimostrato di saper fare forse meglio il trequartista che l'ala pura.

""Io penso che al Torino - in futuro - ne servirà solo uno tra Baselli e Ljajic. Hai ragione su Ljajic: va provato di più dietro la punta centralmente, non da esterno, ma lui è un giocatore che ormai si è capito cosa può dare; Baselli, invece, ha ancora tanto potenziale, può migliorare e magari espolodere definitivamente. Se me lo chiedessero, tra i due, a parità di offerta, io cederei Ljajic: la ragione è che lui so quanto può darmi, Baselli non ancora."

"Come giudica la gestione di Miha?

""Quando sbilanci la squadra ci sono due strade: o ti va bene, o ti va molto male. Meno male che Acquah ha fatto il soldatino e nel finale ha tenuto botta, perché è stato un rischio incredibile quello di Mihajlovic. Meno male che gli altri erano cotti, è andata bene al Toro. Questa volta Miha ha avuto ragione, ma che rischio."

"Non si fa che parlare, ovviamente, di Andrea Belotti. Come vede il suo futuro in questa squadra?

""Questa squadra, con tutti i limiti che ha, riesce a creare tante situazioni, e Belotti chiaramente riesce a sfruttarne almeno una, anche se poteva farne ancora e ancora contro l'Udinese, tra traverse e acrobazie. Io penso che lui avrà molte richieste che saranno difficili da rifiutare a fine anno. So anche, però, che un altro anno al Torino gli farebbe molto bene, ma negli ultimi anni c'è questa tendenza a spingere via i calciatori. Una volta decideva la società, ora decide il procuratore."

"Dopo 30 partite si può stilare un primo bilancio: questo Toro, tenendo conto di tutto, ha davvero i punti che merita?

""All'inizio pensavo che si potesse arrivare più in alto, ma onestamente questo Toro ha palesato delle lacune. Si è pagato un po' l'allenatore nuovo, anche se psicologicamente è entrato bene, ma è passato parecchio tempo prima che desse la giusta valutazione ad alcuni giocatori, come Moretti e Zappacosta. Quando si arriva in un ambiente nuovo la paghi questa situazione. Poi c'è stato qualche infortunio, la gestione difficile di qualche "doppione" (vedi Ljajic e Baselli), e queste cose le hai pagate. Il Toro ha i punti che si merita, gira e rigira. Troppa alternanza e poco equilibrio."