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Rampanti: “Toro tonico, ma che rischi! Miha, è il momento di cambiare qualcosa”

Parola al Mister / Il nostro Serino Rampanti analizza la gara contro l'Inter: "Molinaro ed Acquah due aspetti positivi, e Baselli - se gioca in avanti - può far male. Adesso, però, io sperimenterei qualcosa a livello tattico..."

Lorenzo Bonansea

"Per commentare il bel pareggio del Torino contro l'Inter per 2-2, abbiamo dato - come di consueto - "Parola al Mister", intervistando il nostro Serino Rampanti per l'analisi della partita.

"Ciao Serino. Un bel Toro contro l'Inter, in cui si è visto il ritorno di Molinaro sulla sinistra.

"Molinaro è rientrato alla grande, dopo Moretti anche lui ha dato un po' di stabilità in più lì dietro. E valutando il percorso che han fatto gli altri centrali, come Ajeti, Rossettini e Castan, penso che anche Bovo poteva essere molto utile, e l'apporto dato da Molinaro ne è la prova. I cambi in una squadra devono essere all'altezza, e Castan a Ajeti quest'anno non sono stati all'altezza.

"A prendersi la copertina, poi, c'è anche Acquah.

"Ha disputato sicuramente una buonissima partita. Lui è uno che non ha passaggi illuminanti, ma dà semplicità e quantità e infatti mi ha stupito questo gol che ha fatto, e poi ha qualche kilo in più di altri e quindi il Toro ha guadagnato qualcosa in più in robustezzza. E a centrocampo si è carenti di peso, e dunque non può che far bene, visto che comunque Benassi era in netta fase calante ed era giusto farlo rifiatare. Sta nell'allenatore capire quando usare i giocatori e quando no, e questa volta l'ha capito al volo Mihajlovic. Anche se questa squadra rimane completamente senza equilibrio, segnando ma prendendo troppi gol.

"In effetti sabato si è vista un'altra volta la differenza tra casa e trasferta.

"Sì. Un Toro tonico e coraggioso in casa, diversissimo rispetto alle trasferte, dove è rinunciatario e si sveglia solo quando prende gol. Questa è l'analisi - in sintesi - perfetta del cammino granata.

"Su Baselli, invece? E' tornato al gol ed è parso galvanizzato dalla posizione più avanzata...

"I gol  di Baselli mi ha fatto piacere, ha giocato più avanti ed è arrivato al tiro con continuità. Se la squadra è più coraggiosa lui si trova meglio, e si è visto contro l'Inter: ripeto, lui è più attaccante che centrocampista. Infatti l'ideale, a questo punto del campionato, sarebbe cambiare qualcosa a livello tattico, magari aggiungendo un centrocampista: mi sembra "troppo" giocare con il 4-3-3, viste le difficoltà in fase difensiva. Lasciando fuori Iago, io sabato avrei messo un mediano in più. I primi due cambi che ha fatto, attaccante per attaccante, io non li avrei fatti: perché alla fine hai rischiato di perdere la partita, io avrei messo un centrocampista.

"Il tutto, comunque, s'inserisce nella solita filosofia di Mihajlovic del "voler vincere" sempre e comunque.

"Sì, ma bisogna essere bravi a capire che il 2-2 contro l'Inter è un grande risultato, ma con questi cambi Miha ha rischiato molto. Guarda al derby cosa è successo. Ieri ha giocato proprio sul filo del rasoio. Ad un certo punto occorre non rischiare troppo.

"Come valuti la prestazione di Iturbe?

"Iturbe è partito in quarta, la prima azione che ha fatto è stata fantastica. Poi piano piano si è spento: l'ho visto  quasi preoccupato più di difendere che di attaccare, e ho l'impressione che non stia benissimo muscolarmente. L'ho visto con la paura di forzare, un po' bloccato, a protezione. E lui è uno che in fase di contropiede può far male, ma questa squadra in ripartenza non ha mai punto, perché non è nella sua natura tattica: in fase offensiva, tutti gli spazi sono già occupati dagli attaccanti. Giocando invece con solo un attaccante vicino a Belotti - un po' come nel 3-5-2 di Ventura con Cerci ed Immobile, ma ovviamente con tattiche e giocatori differenti - si potrebbe sfruttare meglio anche questo aspetto, guadagnandoci per altro in equilibrio generale della squadra. Per me adesso sarebbe il caso di sperimentare, a questo punto, qualcosa di diverso.

"Infine, un commento su Hart, autore di due errori gravi, ma anche di parate decisive.

"Hart è stato bravissimo in due cose: nonostante lui abbia fatto due papere, è stato indifferente all'errore, e in più ha rialzato la testa e non è andato nel pallone nonostante i passi falsi. Si è ripreso alla grande. Però, occorre fare un'altra riflessione: se questi errori li avesse fatti Padelli, cosa sarebbe successo? Nei giudizi occorre sembra essere cauti, non bisogna solo guardare il nome. Hart è un buon portiere, ma lui ha il vantaggio che ha il nome straniero, e noi italiani li vediamo con occhio diverso rispetto ai connazionali, in tutto e per tutto, nel bene e nel male, abbiamo una percezione differente. Poi, per carità, è un buon portiere e questo è indubbio. E poi un'altra cosa: nell'ultima settimana ho visto Hart in tv, sui giornali, nei Toro Club, sempre in copertina, e sembra quasi che abbia poi pagato questa cosa in termini di concentrazione...