gazzanet

Torino-Atalanta 1-1, Rampanti: “Carenza atletica. Miha parla alla pancia, non alla testa”

Parola al mister / Il nostro Rosario "Serino" Rampanti analizza il pareggio di domenica: "Gestione dei cambi che sinora non ha portato a nulla. Moretti e Ljajic note positive" E sull'Europa...

Lorenzo Bonansea

"Come ogni settimana, spazio a "Parola al Mister", la consueta intervista a Rosario "Serino" Rampanti, che ci analizza il deludente pareggio del Torino in casa contro l'Atalanta.

"Allora Serino, partiamo dal solito "ritornello". Come si spiega una prima mezz'ora ad altissima intensità seguita da un calo del genere?

"Il problema è proprio questo: non stiamo nemmeno parlando di 45', ma della prima mezz'ora e basta. A questo punto secondo me si trattata inevitabilmente di un problema atletico, altrimenti non c'è altra spiegazione. Non basta la giustificazione della personalità. Credo che si debba rivedere qualcosa nella preparazione settimanale, e questo è il mio parere.

"Mihajlovic continua a parlare di gestione delle energie...

"A livello di energie, io credo che il dispendio della prima mezz'ora si possa ripetere anche per la restante ora. Secono me è un ritmo che si può tenere in tutta la partita. Ci sono squadre che tengono questo ritmo, e non sono per forza superiori al Toro. Ovvio ci sono momenti che si deve rifiatare, ma non può essere "corsa prima mezz'ora, e poi un'ora di fiatone".

"Quali sono le carenze maggiori di questo Toro?

"La disposizione in campo no di sicuro, secondo me è giusta: il sistema di gioco fotografa le caratteristiche personali degli effettivi. E non c'è niente da dire su questo. Ci sono però carenze di organico: non si sposano bene certe carrteristiche tra giocatori. Un esempio è il centrocampo: troppo leggero, e questa non è una notizia. Il Toro è una squadra che riesce a giocare quando ha la palla tra i piedi, ma quando ce l'hanno gli altri è molto in crisi. La fase di recupero la fa Belotti e qualche altro sporadico giocatore, ma la mediana no. Questo ti porta degli sbandamenti, e ad avere fasi di gioco in cui gli attaccanti devono mettere una pezza per la carenza in mediana. E' uno sfasamento continuo. Mihajlovic è l'allenatore e deve riuscire a corregger queste sfasature, e i giocatori devono sforzarsi - a loro volta - a correggersi.

"Con i risultati, è scemato anche l'entusiasmo della gente...

"Io sono tra quelli che - da tifoso del Toro - mi sono entusiasmato molto ad inzio campionato. Ora riesco a vedere le cose che non vanno con più lucidità: Mihajlovic secondo me fino a questo momento ha parlato alla pancia dei suoi, e non alla testa.

"Anche sulla gestione dei cambi, Miha ha avuto qualche difficoltà...

"I cambi non spono mai stati d'aiuto, e questo è un problema molto serio. Iturbe? E' in grossa difficoltà, ma lui entra sempre in una situazione tattica improvvisata, e non entrando nel suo ruolo secondo me non è messo in condizione di esprimersi al meglio.

"Ci sono però anche delle note positive.

"Sicuramente, e Moretti è una di queste: sta dimostrando di essere un calciatore eccezionale. Messo fuori ad inizio stagione - perché evidentemente Miha non ne conosceva del tutto il valore - è stato al suo posto per tutto questo tempo e ora è il punto di forza della difesa. Non se ne può fare a meno: calciatore e ragazzo accezionale. Lo dimostrerà ancora per tanto tempo. Altra nota positiva, l'attacco: settore dove tutti sono messi nei loro ruoli,  e confermo gli apprezzamenti su Ljajic. Lì davanti arrivano sempre a qualche occasione, lui ha delle qualità buone. Se solo ricevesse maggior supporto dal centrocampo...

"La classifica in questo momento parla chiaro. Il sogno Europa è svanito?

"Miha deve parlare in questo modo sull'Europa, dimostrando di crederci. Ma a me è passato l'enusiasmo: la situazione in classifica è critica. Da tanti punti di vista. Lo dico con tanto dispiacere, perché ci credevo moltissimo, ma devo ammettere che secondo me non ci sono speranze per una qualificazione in Europa League.