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Torino-Crotone, io proverei il 4-4-2: può aiutare la squadra e… Belotti

Lavagna tattica / Ma bisogna effettivamente ricordarsi anche di tirare fuori gli attributi

Lello Vernacchia

"Vista la partita di domenica, come avevo detto bisognava avere timore di questo Verona, perché era giù in classifica e sapevo non avrebbe fatto una partita di rimessa. Il Toro era riuscito a pareggiare, e non si può perdere una partita così. Non li ho visti eccitati al massimo. Quando ho visto la squadra granata sistemata con il 4-4-2, è arrivato il gol. Per questo a me sarebbe piaciuto sapere come avrebbe collocato Belotti e Niang prima che il Gallo rientrasse, e posizionare il franco-senegalese sull'esterno è penalizzante. Secondo me è ora di cambiare definitivamente e scegliere un 4-4-2, che aiuterebbe decisamente anche Belotti, perché Niang ha grande forza fisica. Il Gallo ha bisogno di un sostegno, io cambierei modulo e metterei i due arieti davanti. In più sarebbe giusto secondo me far giocare Ljajic a sinistra, Iago a destra e due centrocampisti in mezzo dietro alle punte. Il Crotone non viene a regalarti niente, ma il Toro deve giocare da Toro. Io comunque farei tornare Ljaiic, perché potrebbe essere la chiave del Torino. Con il 4-4-2 diventa un Toro che può dare fastidio. Ma bisogna effettivamente ricordarsi anche di tirare fuori gli attributi.

"LA COLPA DI VERONA - Io ho già detto tempo fa che c’è una sorta di rilassamento. Contro la Juve per me è stato un dramma. Non ho visto il Toro che conosco, questo sicuramente è influenza dell’allenatore. L’allenatore non ha fatto attenzione a tenere i nervi dei giocatori, e sono arrivati scarichi. A Verona è successo il contrario: ci sono stati quei 7-8 minuti in cui il Toro doveva "mangiare" il Verona ma poi è cascato in un altro gol che poteva essere evitabile. Non vedo quella cattiveria agonistica dei giocatori, cattiveria che non ti fa vincere le partite, ma ti evita di perderle. La società secondo me non c’entra niente adesso: vedo che ci sono molti contro Cairo e la società in generale, che magari parlano con il cuore in mano vedendo un Toro in una posizione che non gli compete, ma io voglio dire molto sinceramente ai tifosi di guardarsi intorno. Il presidente che abbiamo ora bisogna tenerselo abbastanza stretto. Penso che i giocatori ci siano, la squadra non è inferiore all'Atalanta o alla Sampdoria. Ma cosa manca?

"LEADER - Sicuramente c’è bisogno dello spogliatoio: quello che manca al Torino è un leader, un capitano d'altri tempi. Quando giocavo nel Toro c’erano Agroppi, Sala, Cereser, praticamente un leader per ogni reparto. Ed erano fondamentali. Adesso servirebbe un leader riconosciuto dai giocatori, ma non si diventa leader da un giorno all’altro. Io non lo vedo, sinceramente, ad oggi, un elemento come quelli di una volta. Diciamo che come capacità potrebbe essere Belotti, ma secondo me viene lasciato troppo solo anche in campo, perché non è Maradona. Con Niang vicino, però, può dare il meglio di sé ed essere di conseguenza più ascoltato.