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Torino, il match contro il Chievo? Un test importante per Miha

Lavagna Tattica / Walter Birsa sarà il pericolo numero uno degli scaligeri: i granata dovranno essere bravi ad arginarlo

Lello Vernacchia

Il match contro il Chievo sarà, cosa che dico da tempo, un esame anche per Mihajlovic. La squadra granata ha disposizione colui che si sta contendendo il titolo di capocanoniere, e deve saperlo sfruttare. Ci sono squadre davanti al Torino che sono anche inferiori, guardando l’aspetto offensivo, e perciò il potenziale va utilizzato al meglio, già contro il Chievo. Ho visto l’esperimento contro il Crotone, con Iago Falque in mezzo al campo: non mi sembra affatto che abbia riscontrato molti pareri positivi, perché lo spagnolo è parecchio snaturato in quella posizione di mediano. Le partite come quelle contro il Chievo Verona bisogna essere in grado di far vedere che sei da Toro, dato che non ci sono problemi né sopra né sotto in classifica, pensando a chi far giocare il prossimo anno. Perciò sarà un test sia per l’allenatore che per i giocatori granata.

Parlando della difesa, di Moretti non farei mai a meno: è giocatore serio, con esperienza e qualità e con Rossettini dà garanzie, però è giusto provare Carlao, soprattutto per cercare di comprendere quale sarà l’organico del prossimo anno.

Spostandosi sull’attacco, invece, se arriveranno i 100 milioni, Belotti non può rifiutare questa chance: è necessario che la società sia in grado fare una programmazione intelligente anche per quella cifra.

Per quanto riguarda i tanti gol subiti, il problema principale secondo me si trova a centrocampo. Il centrocampista che sta davanti alla difesa deve riuscire ad aiutare il reparto difensivo, cosa che non è riuscita molto bene al Torino in questa stagione. Ci sono stati molti gol subiti arrivati da errori dal centrocampo. Un’altra soluzione, per evitare di prendere molti gol, era quella di tornare con la difesa a 3, ma non è tra le corde di Mihajlovic. In goni caso sono troppi i gol presi, e questo è da correggere in particolare per la prossima stagione.

Infine il 4-2-3-1 mi piace molto. Ma bisogna fare delle marcature preventive, perché se no la palla che arriva in profondità diventa molto pericolosa. Quando si attacca bisogna stare molto attenti ai ribaltamenti di fronte. E tra le mine vaganti del Chievo metterei Birsa, che sa esprimersi molto bene con il mancino: bisognerà mettere una “museruola” all’ex giocatore del Torino.