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Toro, contro il Milan la rivincita. Ora fatti rispettare

MILAN, ITALY - JANUARY 12:  Suso of AC Milan competes for the ball with Antonio Barreca (back) of Torino FC during the TIM Cup match between AC Milan and AC Torino at Giuseppe Meazza Stadium on January 12, 2017 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

L'editoriale di Gino Strippoli / La volontà di vittoria è granata: la partita è decisiva per il campionato

Gino Strippoli

"Chissà quanta voglia di rivincita hanno i giocatori granata contro il Milan. Giovedì scorso per almeno 60 minuti hanno dominato il Milan e controllato la partita, tanto da far sperare in una vittoria, giocando bene e correndo. Poi, da recitare c'è il mea culpa di  folli minuti di amnesia, smarrimento e paura che hanno vanificato quanto fatto in precedenza e un intera partita. Davvero un peccato! Ma adesso, da vendicare di ci sono ben due partite: quella di Coppa Italia e quella del girone di andata dove i granata espressero davvero un bel calcio.

"Certo, è inutile negarlo, a questo Toro manca sempre quel passo in più per giocarsela davvero per 90 minuti con tutti, invece com'è storia nota i granata riescono a reggere l'intensità di gioco e soprattutto la personalità in campo per un massimo di 70 minuti e poi, come spesso accade, negli ultimi 20 la paura di vincere o di perdere, a seconda di come si legge la partita, invade i giocatori di Mihajlovic. Cosa manca a questo Toro? Principalmente un uomo di personalità capace nei momenti di difficoltà di caricare la squadra a gran voce, un giocatore che imprima ordini in campo durante la partita sopratutto nei momenti salienti, un giocatore pronto anche, quando ad esempio Belotti viene scalciato a più non posso da Paletta, a difendere i propri compagni. A dir il vero dovrebbero in quest'ultimo esempio tutti i giocatori granata proteggersi a vicenda, questo significherebbe fare davvero gruppo. Invece spesso se qualcuno viene atterrato, non c'è nessuno che si avvicini ringhiando contro l' avversario di turno.

"Già: i Ferrini , i Fossati, i Cereser, gli Agroppi e tanti altri non ci sono più a farsi rispettare in campo. Un unico granata ci sarebbe ad oggi in grado di farlo, e si chiama Sinisa Mihajlovic, che schiuma rabbia davanti a certe cose ma siede in panchina, e più di tanto non può fare. Per tutto il tempo giovedì scorso contro il Milan i giocatori del Toro si sono fatti prendere a pedate dal gioco duro dei rossoneri, questo non va bene: i ragazzi granata devono farsi rispettare. Che facciamo scudo l 'uno con l'altro e che si vada a prendere la vittoria a tutti i costi. Questa sera lo scontro con il Milan è decisivo per le sorti del campionato granata, non solo per sperare in un posto in Europa (davvero difficile), ma anche per continuare a mantenere una posizione dignitosa in campionato almeno tra il settimo e l' ottavo posto. Se non si vince, la stagione cadrebbe nell'anonimato con la conseguenza e il rischio che il prossimo anno si debba ricominciare tutto da capo.

"I tifosi, nonostante l 'andamento altalenante, sono tutti con il Toro e con i giocatori, anche con coloro che stanno deludendo le aspettative  - e ce ne sono molti. Nonostante ciò però il pubblico non molla di un millimetro la propria passione, esattamente come hanno il dovere di fare i giocatori granata fino all'ultimo secondo di ogni partita. Il tremendismo granata come si era visto nelle prime partite di campionato deve ritornare a imperare nello Stadio Grande Torino, già da questa sera. Toro, vai a cogliere con tutta la volontà questa vittoria!