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Toro, difesa giovane e talentuosa, attacco rodato, centrocampo…?

Il Granata della Porta Accanto/ Dietro si punta su talenti giovani, in avanti dipenderà dalle eventuali cessioni, ma il centrocampo pare ad oggi il reparto più in alto mare nelle strategie di mercato

Alessandro Costantino

"Si comincia a delineare il Toro della prossima stagione, quello che sarà una creatura di Walter Mazzarri al 100% e che ci auspichiamo possa ambire al sesto o settimo posto. Dalle prime mosse di mercato salta all'occhio un ringiovanimento della difesa dove al posto del trentasettenne Burdisso si sta lavorando per portare in granata il giovane e talentuoso difensore brasiliano Verissimo. Mossa che, per valore sufficientemente cospicuo dell'investimento e per qualità del giocatore, sembra essere molto ben pensata ed ambiziosa. Se Lyanco dovesse finalmente recuperare dai suoi molteplici problemi fisici si delineerebbe una linea dei centrali a tre con i due forti brasiliani e N'Koulou a fare da granitica certezza, non senza minor classe. Senza dimenticare Bonifazi, altrettanto giovane, dal quale ci si aspetta prima o poi la definitiva consacrazione. Se Moretti rinnoverà, quindi, sarà per un ruolo di affidabile riserva oltre che di faro nello spogliatoio. A questo punto, ma credo che molto dipenderà dalle valutazioni su Lyanco, potrebbe essere preso un sesto difensore di spessore, esperto ma non "vecchio", che in futuro possa accontentarsi di un ruolo di secondo piano. Se si optasse invece, come si vocifera, su Chiriches o Juan Jesus, significherebbe che dai due brasiliani non ci si aspetta un ruolo di primo piano nella stagione a venire, magari per problemi di ambientamento nel caso di Verissimo e di recupero pieno dall'infortunio nel caso di Lyanco. Qualunque sia la strategia finale scelta, mi pare di poter dire che la difesa, intesa come reparto centrale, sarà sufficientemente solida e di qualità.

"Sugli esterni, si va verso la conferma di De Silvestri ed Ansaldi, con l'innesto del cavallo di ritorno Bruno Peres. Il terzino brasiliano, dopo le due annate a Roma nelle quali, è vero, non ha fatto benissimo, ma ha accumulato comunque esperienza di Champions e di lotta nell'alta classifica della Serie A, potrebbe essere l'arma in più nel 3-5-2 di Mazzarri, sempre che l'interpretazione del modulo sia appunto un 3-5-2 e non un 5-3-2, cioè coi terzini più bassi costretti più a difendere che ad attaccare. Spiace pensare di privarsi di Barreca, ma se Ansaldi dovesse imbroccare una stagione senza grossi problemi fisici, il terzino ex Primavera rischierebbe nuovamente di vedere poco il campo. Forse meglio a questo punto darlo in prestito e puntare come esterno sinistro di riserva o su Berenguer, che potrebbe rendere al meglio in quel ruolo, o su un giocatore di medio livello come il crotonese Martella (altra voce di mercato che gira in questi giorni).

"L'attacco pare il settore che, a meno di clamorose cessioni, registrerà di fatto ai nastri di partenza i medesimi effettivi: Belotti, Ljajic, Iago Falque e Niang. E' chiaro che se il Gallo imbroccasse un'annata da 20/25 gol allora col supporto realizzativo degli altri 3 saremmo a posto. Difficile, a mio parere, però, gestire le rotazioni fra Falque, Niang e Ljajic, più che altro a livello di spogliatoio. Resto convinto che la società proverà a cedere almeno uno fra Niang e il serbo, sperando anche che facciano un mondiale da protagonisti mettendosi in mostra. A quel punto si virerebbe su di un profilo affidabile ma non ingombrante come potrebbe essere uno Zaza. Io, in quest'ottica, farei un tentativo per Simy del Crotone o Diabatè del Benevento, oppure valuterei quanto possa essere affidabile come riserva Butic dopo la strepitosa annata in Primavera.

"Il reparto, però, sul quale ancora si fa fatica a capire la strategia di mercato è il centrocampo, reparto che invece dovrebbe registrare i più frenetici e corposi movimenti. Si dava in dirittura d'arrivo l'acquisto di Ndong del Sunderland, il che farebbe pensare ad un Mazzarri orientato a giocare con un 3-4-1-2 (o perchè no un 3-4-2-1 con Iago e Ljiaic dietro a Belotti) con Baselli più trequartista che centrocampista centrale, libero di inserirsi maggiormente in zona gol e di inventare per le punte. Il problema, a quanto filtra dai rumors di mercato, sta nel fatto che su Baselli ci sono tante squadre e se arrivasse un'offerta attorno ai 20 milioni, bonus inclusi, la sensazione è che il centrocampista bergamasco farebbe di corsa le valigie. Con Valdifiori in partenza e Obi ed Acquah con prospettive da riserve o partenti anche loro, il solo rientro di un Lukic, che potrebbe essere la vera sorpresa dopo la positiva esperienza al Levante, non basterebbe di certo a completare un reparto forte del solo Rincon (ma con la speranza che El General si riproponga a livelli superiori). So di essere

"ripetitivo, ma non vedo come, a prescindere dal destino di Baselli, si possa derogare dall'acquisto di almeno un centrocampista che faccia la differenza, un profilo che sia più forte e completo di tutti quelli che abbiamo in rosa al momento. Se ciò non verrà fatto, non basterà un attacco atomico o una difesa solida per avere la certezza di stare lassù fra le prime sette del campionato.

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"Da tempo opinionista di Toro News, dò voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finché non è finita.