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Toro: Sinisa e società, ora urge la verità

TURIN, ITALY - FEBRUARY 12:  FC Torino head coach Sinisa Mihajlovic (L) and president of FC Torino  Urbano Cairo sit on the bench prior to the Serie A match between FC Torino and Pescara Calcio at Stadio Olimpico di Torino on February 12, 2017 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Occhi Sgranata / Ci sono degli interrogativi che ronzano in testa e che non danno tranquillità

Vincenzo Chiarizia

"In queste due ultime gare stupisce il rendimento dei granata. Si resta allibiti nel vedere come una squadra incassi cinque gol senza colpo ferire in casa contro il Napoli e poi perda a Genova contro una delle peggiori formazioni rossoblù degli ultimi anni, senza portare veri pericoli alla porta di Lamanna. A dir la verità nella partita contro il Napoli sull’1 a 0 per i biancoazzurri c’erano state un paio di occasioni del Toro nelle quali avrebbe potuto pareggiare, ma dopo il raddoppio partenopeo il Toro è sparito e non è più tornato vista l’assenza totale da Marassi.

"Ci sono degli interrogativi che ronzano in testa e che non danno tranquillità. Intanto Belotti all’improvviso si è inceppato. Non è più straripante e, soprattutto, non segna più e non ha più occasioni nitide. Come tutti gli esseri umani, anche se sigli 25 reti, non puoi non avere un calo fisico, ma siamo sicuri che dipenda solo da questo? Il modulo c’entra o no sulla questione? Perché è vero che con il cambio di modulo lui diventa l’unica punta lì davanti, ma è anche vero che i tre dietro di lui non giocano sulla linea di centrocampo, ma sono a ridosso proprio della punta. Intendo dire che è vero che è sì l’unico terminale offensivo che dà profondità, ma i compagni per dialogare e per gli scambi nello stretto sono lì e dotati di buoni piedi. Allora siamo davvero sicuri che c’entri il modulo nel suo calo?

"Barreca non gioca più. Sinisa ha detto che Barreca è un titolare, ma prima fa giocare Molinaro e ora Avelar. Ma se si vuole davvero battere il Napoli e il Genoa, si schierano le riserve o i titolari?

"Il mister ha voluto Valdifiori, per poi cambiare modulo, facendolo praticamente fuori con Petrachi che in diretta tv dichiara che per lui non c’è spazio con questo modulo e che sia meglio dire una brutta verità che una bella bugia, ma intanto abbiamo in rosa uno che sa di avere le valigie in mano. E’ una cosa normale?

"De Silvestri, lo ha richiesto il mister a gran voce e, a parte poche apparizioni ad inizio campionato, il giocatore è stato un disastro. Perché?

"Infine il ritiro post Torino – Napoli e le dichiarazioni alla vigilia di Genoa – Torino in cui il mister ha minacciato ancora un ritiro se la prestazione con i rossoblù non fosse stata all’altezza. Pare a tutti evidente che la partita di Genova sia stata indecorosa e dunque il tifoso si aspetta che il ritiro avvenga. Ed invece arrivano due giorni di “meritato” riposo per una squadra a cui non è importato nulla di giocare gli ultimi 180 minuti. Dopo la sconfitta di Genova c’è stato un confronto negli spogliatoi tra società, staff e calciatori. Da qui è uscita la decisione dei due giorni di riposo. Allora qui due sono le cose: o Mihajlovic è stato avventato nelle dichiarazioni prima del match del Ferraris e ha parlato senza prima consultarsi con la società su quali fossero le sue intenzioni, oppure la società ha sconfessato il suo allenatore. Qual è la verità? In entrambi i casi ciò che ne esce mortificata è l’immagine del Toro che si ritrova ancora a gestire queste beghe da spogliatoio. Alla base di tutto c’è sempre una disorganizzazione interna della società. Cairo si vanta di avere una struttura snella, ma non è che forse è troppo snella? Ma soprattutto possibile che le decisioni e le strategie di gestione del gruppo non siano condivise all’interno della società?

"Tutto ciò è deflagrato nelle ultime due settimane ed è incredibile come il Toro sia una squadra che riesce a crearsi i problemi quando non li ha. Però adesso i tifosi hanno bisogno della verità ed è evidente a tutti che le dichiarazioni del Patron “Ripartiamo da Miha e da Belotti” sono un tentativo di mettere una pezza ad una falla apertasi all’improvviso.

"

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.