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Gomirato (Il Gazzettino): “Udinese contestata e senza Behrami: ma la squadra è unita”

Le sue parole: “Se il numero 10 non svolge la fase difensiva, il Toro fa quello che vuole"

Luca Sardo

Tutto pronto per il match di domenica alle 15 allo Stadio Olimpico Grande Torino. I granata di Walter Mazzarri ospiteranno l’Udinese di Nicola. Obiettivo del Toro vincere per continuare la rincorsa per un posto in Europa, quello dei bianconeri strappare punti in ottica salvezza. Per comprendere al meglio la situazione in casa Udinese, abbiamo intervistato Guido Gomirato, giornalista del Gazzettino, che segue da vicino le vicende dei bianconeri.

Come arriva l’Udinese a questa partita?

“L’Udinese arriva da una settimana particolare: c’è sfiducia intorno alla squadra. Domenica contro la Fiorentina l’Udinese si è comportata bene. Non era facile fermare la viola che arrivava dalla vittoria con la Roma in Coppa Italia. Si respirava un clima particolare allo stadio: completo silenzio e tifosi che non applaudivano. A fine gara i giocatori sono andati sotto la curva e invece degli applausi ci sono stati fischi ma la squadra è pronta a dare seguito alla prestazione positiva di domenica scorsa e vuole fare risultato contro il Torino.”

Behrami sarà a disposizione di Nicola?

“C’è stato un problema durante la settimana però che inevitabilmente si ripercuoterà su quello che è il sistema difensivo della squadra che aveva perfettamente funzionato contro la Fiorentina. Behrami si è fermato a causa di un problema muscolare al flessore della gamba destra e questo infortunio ha colpito il settore dove in questo momento ci sono gli uomini contati: tre centrocampisti c’erano e tre giocavano. Behrami, Fofana e Mandragora erano gli unici e ora bisogna trovare una soluzione."

Con quale modulo scenderà in campo l’Udinese di Nicola?

“Probabilmente verrà confermato il 3-5-2 ma non è certo perché tutta la settimana la squadra si è allenata a porte chiuse e in questo caso a completare il centrocampo potrebbe essere De Paul, anche se il numero 10 non è uno che difende. Quando l’Udinese ha giocato con De Paul a centrocampo e due attaccanti ha sempre perso. E’ un problema perché i bianconeri hanno giocato sempre dietro la palla, rimanendo molto corti e compatti. Lo stesso atteggiamento è avvenuto contro la Roma (partita vinta per 1 a 0 grazie alla rete di De Paul e prima partita dell’era Nicola). Anche con Cagliari e Sassuolo la squadra si è comportata in questa maniera. Adesso Nicola dovrà inventarsi qualcosa per non compromettere uno dei pochi punti fermi della squadra che è il sistema difensivo.”

Quali sono le possibili soluzioni?

“Potrebbe giocare De Paul che deve mettersi in testa che deve difendere con Lasagna e Pussetto unico certo del posto in attacco. Un’altra alternativa potrebbe essere l’inserimento dal 1’ del ventunenne Wilmot, nuovo acquisto bianconero, difensore centrale che sa giocare 15 metri più avanti della linea difensiva. Molto probabilmente giocherà De Paul, ma deve sacrificarsi altrimenti il Torino avrà via libera come lo scorso anno quando in contropiede ha fatto il bello e il cattivo tempo.”

Ci sarà spazio per Okaka davanti?

Okaka non è ancora al top e dovrebbe partire dalla panchina. Lasagna dopo lo stage in azzurro è tornato a Udine martedi mattina e al pomeriggio si è subito unito al gruppo, mentre la scorsa settimana aveva fatto solo due allenamenti, a causa di un problema alla spalla che lo aveva costretto a svolgere un lavoro differenziato. Pare che questa settimana abbia sempre fatto parte dell’undici tipo di Nicola. Pussetto non si discute per cui dovrebbero essere loro due a partire dall’inizio, con Okaka che, come domenica scorsa, dovrebbe entrare in corso d’opera.”