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Berretti Toro Campione d’Italia

Lo hanno prima lanciato in aria e poi buttato sotto la doccia. Una professione con risvolti “pericolosi” quella di tecnico nelle giovanili quando si diventa campione d’Italia, per la prima volta dopo 7...

Federico Floris

"Lo hanno prima lanciato in aria e poi buttato sotto la doccia. Una professione con risvolti “pericolosi” quella di tecnico nelle giovanili quando si diventa campione d’Italia, per la prima volta dopo 7 anni.

"Lombardi, come si sta da campione d’Italia ?

"Benissimo, è una sensazione stupenda perché ripaga del lavoro svolto in armonia e serenità con questi ragazzi, bravissimi nel creare la coesione giusta fra ragazzi provenienti dalla primavera e fra quanti hanno tirato la carretta fin dall’inizio della stagione.

"Si aspettava questo risultato ad agosto ?

"Onestamente no. Eravamo pochi, con qualche problema logistico, con tanti ragazzi che si allenavano con la Primavera, per cui è un successo che si è costruito piano piano.

"All’andata lei parlò di risultato bugiardo, adesso ?

"Direi che non ci sono dubbi che complessivamente nei 180 minuti abbiamo meritato di più noi. Loro oggi hanno impegnato poche volte Gomis e hanno anche avuto poche opportunità di segnare, come già all’andata.

"Cosa ha pensato quando ha visto fallire il rigore ?

"Eravamo già sul 2-0, per cui non mi sono scomposto troppo, anche se sapevo bene che un loro eventuale gol avrebbe rimesso in discussione tutta la partita che stavamo dominando. In quei frangenti è stato importante riuscire a mantenere la calma, per fortuna i ragazzi ci sono riusciti.

"Adesso quanti di questi giovanotti andranno in Primavera ?

"Dipende dalla società, certo che hanno fatto un bel lavoro tutti quanti e sono molto contento del successo ottenuto.

"Soddisfatto anche Antonio Comi, ex-centrocampista del Toro di Radice, oggi responsabile del settore giovanile. Festeggiato dai ragazzi che non gli hanno fatto mancare la doccia della vittoria. "E' una bella soddisfazione che però aggiunge poco al lavoro fatto finora". A questo punto conferma sicura ? "Non è lo scudetto di una squadra da considerare, ma il lavoro fatto finora. Io sto a disposizione, di sicuro questo è un risultato che ci fa piacere perchè mancava da sette anni".Poco più in là anche Gian Luigi Gabetto sorride soddisfatto, dopo aver visto il match in compagnia di Serino Rampanti e del vecchio mister della Primavera dei miracoli Sergio Vatta: "Hanno proprio giocato bene, un risultato da applausi che non fa una grinza. Finalmente abbiamo visto il vecchio cuore granata".