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Coppa Italia Primavera / Torino-Genoa 0-1, Longo: “Partita da sospendere nella ripresa”

Moreno Longo, tecnico del Torino Primavera

Postpartita / Il tecnico granata commenta così la gara del "Don Mosso": "L'amaro in bocca resta, volevamo andare avanti e non ci siamo riusciti. Il calcio è anche questo"

Gianluca Sartori

"Al termine di Torino-Genoa Primavera ha parlato il tecnico granata Moreno Longo, commentando così la prestazione dei suoi giocatori: "Credo che stiamo parlando di un risultato che premia il Genoa, ma dal punto di vista tecnico ci penalizza. Nel primo tempo il Toro ha giocato molto bene, nonostante lo svantaggio per un errore individuale, ma capitano queste cose, stiamo parlando di ragazzi. Abbiamo interpretato bene, costringendo il Genoa a difendersi. Non siamo stati cinici. Il calcio però è così: un errore ci ha penalizzato. Nella ripresa la partita era da sospendere, non si vedeva nulla."

"Il tecnico poi continua: "L'arbitro mi ha detto che riusciva a dirigerla: mi farò prestatre le lenti che aveva, perchè io non vedevo, e la partita era impraticabile, con i ragazzi che chiedevano continuamente la sopensione. Questa partita doveva giocarsi con altre condizioni."

Io credo che la partita sia durata un tempo e uno scampolo del secondo tempo. Abbiamo chiesto a più riprese la sospensione. In condizioni normali, nonostante il goal preso per un infortunio di un nostro giocate, stavamo facendo un’ottima partita e il Genoa stava subendo la nostra iniziativa. E’ una questione di visibilità: i giocatori facevano fatica a distinguersi l’uno con l’altro. Alzavano la testa e non vedevano nulla. L’arbitro sosteneva invece di vederci bene: chissà come faceva E’ un peccato. Eravamo nelle condizioni di giocarci questa partita davvero”.

“Aldilà della traversa, la mia Primavera aveva fatto uno dei migliori primi tempo dall’inizio dell’anno. Poi dobbiamo sicuramente migliorare nell’ultimo passaggio e dell’efficacia in zona goal, nonostante siamo privi dei nostri due attaccanti titolari. Di questa partita resta la rabbia di aver concesso quel goal al Genoa: era l’unico modo in cui loro potessero segnare. Stavamo conducendo la partita da padroni del campo”.

“Ci tenevamo a passare il turno. Ma abbiamo visto una Primavera che, nonostante le tante vicissitudini di questo momento, sta dando il massimo e sta facendo bene”.

Il mister poi si concentra sui singoli, tra campo e infermeria: Debeljuh e Martino mi auguro che possano concludere la stagione, ma non si possono fare previsioni. Oggi abbiamo recuperato Osei dopo un mese di assenza; è tornato anche Gjuci, ora dobbiamo recuperare ancora Origlio. Berardi? Ha talento e delle qualità che posson permettergli di diventare un calciatore moderno. Io credo che se lui riesce a gestire l’impulsività ed essere più lucido, diventerà un giocatore importante”.

Ora la Primavera deve tornare a concentrarsi sul Campionato, l’unico obiettivo che resta dopo il torneo di Viareggio: quali sono gli obiettivi a cui questa squadra può arrivare? “Ora ci sono due partite, contro Sampdoria e Sassuolo, che sono importantissime. Poi ci sarà il mercato di gennaio, che sarà decisivo. Per vincere un campionato Primavera, ci vogliono due attaccanti di primo livello. Chi adesso sta sostituendo Debeljuh e Martino sono giocatori su cui puntiamo in prospettiva; dovranno arrivare due rinforzi giusti davanti perché è ciò che serve per vincere le partite. E a quel punto io credo che a questo gruppo nulla è precluso”.