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Coppitelli: “Un passo falso ci può stare, ma nessuno deve sedersi”

Le voci / Il tecnico granata ha parlato al termine della gara contro il Cagliari

Redazione Toro News

"Il Torino perde la prima partita casalinga della stagione contro il Cagliari per 2-3: ecco le parole di Coppitelli nel post-partita.

"Mister come definisce questa sconfitta?

""Difficile definirla, le sconfitte non sono mai salutari perché mi piacerebbe vincere sempre. Da un lato secondo me, anche se non si può dire prima, ci sta dopo 11 vittorie ed un pareggio. Le prestazioni vanno incasellate in un percorso. Poi oggi non abbiamo fatto un'ottima partita ma gli episodi ci sono stati avversi: 4 occasioni e abbiamo preso 3 goal, abbiamo creato tanto. Probabilmente potevamo pareggiare o anche vincere se avessimo raddoppiato subito com'è successo altre volte. Dall'altro lato ci sta, è evidente parallelamente ai successi di squadra ci sono tanti riconoscimenti individuali (prima squadra, nazionale, contratti) e la difficoltà sta nel recepire ciò che succede intorno e si perde un po' di attenzione. Ai ragazzi non posso rimproverare nulla perché anche in allenamento lavorano bene. Però anche dopo il Sassuolo, dopo il Chievo ne avevamo parlato perché secondo me ci eravamo un po' appoggiati sulle nostre qualità. Lavoro 10 ore al giorno per loro, me ne rendo conto quando manca un po' di attenzione, con tutto che dopo aver fatto tutti questi punti ci sta perdere una partita. Rimane un po' di rammarico perché la vittoria di oggi era alla nostra portata ma se altre volte siamo andati oltre alle nostre possibilità, oggi abbiamo fatto qualcosina in meno."

"Gli episodi hanno condizionato la partita?

""Sono tutte partite equilibrate, l'anno prima che arrivassi a Torino, il Cagliari giocava nei play-off. È chiaro che anche statisticamente qualcosa devi lasciare per strada, speri che non arrivi mai quel momento ma quando arriva devi saperlo accettare, saper accettare la sconfitta e le prestazioni non belle, quindi da quel punto di vista non mi fascio la testa.

"Il problema a cui si riferisce riguarda le aspettative che ci sono su questa squadra?

"Più che le aspettative che secondo me riusciamo a gestire, non gestiamo benissimo i riconoscimenti e le situazioni individuali ma è il prezzo che paghi quando ci sono i riconoscimenti come contratti, prima squadra e nazionali. Se prendi gli attaccanti dell'Inter, ad esempio, sono tutti attaccanti che hanno avuto un percorso di primo livello, giocatori da milioni di euro che hanno saputo gestire bene il fatto di fare le prime squadre, le nazionali, hanno più esperienza sotto questo punto di vista. Poi sento la telecronaca di Roma-Torino e dicono che Adopo è il nuovo Pogba, lui giocava con il Torcy nei dilettanti francesi e ha fatto la prima partita a marzo... con questa generazione ti ritrovi poi a dover mettere insieme i cocci. Oggi lui ha fatto una buona prestazione, ma non è semplice. Questa era una prova anche per i ragazzi che hanno avuto una settimana particolare: abbiamo avuto indisponibili, qualcuno con la prima squadra fino a ieri notte, Sportelli e De Angelis sono stati con la Nazionale fino a giovedì, è chiaro che individualmente si alza l'asticella e alcuni di loro, allenandosi altrove, non hanno pensato al Cagliari. Quindi è difficile tornare quì e pensare a quello che devi fare. Con tutto che oggi non posso dire grandi cose a nessuno, mi riferisco più ad un periodo generale in cui un pizzico di voglia e di attenzione è venuto meno. Non ho problemi a gestire un 4-0 con l'Inter, ma ho problemi se poi pensiamo di vincere con il Cagliari senza correre quando non abbiamo la palla, cosa che non è successa totalmente."

"Oggi forse un passo indietro in difesa, si è sentita l'assenza di Ferigra?

""Non mi ricordo di partite in cui abbiamo concesso così tante occasioni agli avversari, quindi sicuramente in difesa abbiamo sbagliato qualcosina, però io ho notato - e penso di avere la sensibilità per tastare il polso della squadra - che un po' meno di mordente c'è. È una difficoltà, ci lavoreremo sicuramente. Ferigra si è fatto espellere sul 3-0 in una partita finita, oggi comunque ha dovuto giocare Marco Capone in campo aperto, 2 contro 2 per tutta la partita, ci sta che non sia brillante come sempre. Comunque torniamo al discorso di dover fare attenzione a tutti i dettagli. Non è che abbiamo perso perché non c'era Ferigra però ti da fastidio non averlo perché si è fatto espellere in maniera superficiale. Per Erick è lo stesso discorso, è un ragazzo che ha fatto un percorso, è un peccato che non ci fosse."

"Cosa salvi della prestazione di oggi?

""Comunque ripeto, non è che abbiamo fatto una prestazione cattiva, abbiamo sbagliato tanto tecnicamente ma noi siamo questi. Dico la verità, io pensavo che non facessimo bene col Chievo e infatti così è stato. Quel giorno però Vincenzo ha fatto tre goal e abbiamo vinto la partita. Siamo nel periodo in cui dobbiamo fare il passaggio: siamo una grande squadra insieme, ora anche individualmente dobbiamo diventare grandi giocatori. È bello che quì ci sia la voglia di valorizzare i ragazzi però vanno tenuti sotto equilibrio perché altrimenti si perde il loro valore. È evidente che ad esempio Vincenzo abbia fatto un grande percorso e merita la gratificazione. Se da un lato è gratificante per me e i ragazzi anche essere solo pensati dalla Serie A, dall'altro lato un conto è che diano una mano e un altro che stravolgano i valori che ci sono in prima squadra."