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”Grande gara dei ragazzi. Abbiamo dominato”

di Ivana Crocifisso

“Siamo andati a Milano e abbiamo dominato”. Non c'è nulla di più vero di questa frase di Antonino Asta. La Primavera ha terminato la stagione ieri, al...

Redazione Toro News

di Ivana Crocifisso

“Siamo andati a Milano e abbiamo dominato”. Non c'è nulla di più vero di questa frase di Antonino Asta. La Primavera ha terminato la stagione ieri, al “Giacinto Facchetti” di Milano. Ma si è congedata da grande squadra. Mettendo a tacere chi considerava il gruppo granata ai play-off un po' per caso. Chissà, forse sarà stata anche l'idea dell'Inter prima della gara, la squadra nerazzurra tanto temibile e vincente trovatasi poi al cospetto di un Torino che cercava a tutti i costi di portare a casa la gara. “Ma quando mai, nella storia delle gare del Settore giovanile del Toro, si è visto un portiere andare a Milano, giocare contro l'Inter, e non fare nemmeno una parata? La gara è stata perfetta, la più bella dei miei due anni di Primavera. Cosa dovrei dire”? Nulla, Antonino. “Per una volta voglio prendermi qualche merito, non importa quello che si potrebbe pensare di me. Questa partita è stata preparata nei minimi dettagli per una settimana. Ogni movimento, qualunque aspetto, è stato provato, ripetuto per giorni e giorni. Niente è stato fatto per caso. Cosa posso dire a questi ragazzi? Sono stati tutti da 10. Bravissimi. Alla fine piangevano, ovviamente, ma hanno dato tutto, hanno giocato, e che calcio, lo hanno visto tutti”.

Ma recriminare, dopo una sconfitta ai rigori, si può. Partendo dal mancato rigore per fallo su Vita (ammonito per simulazione) all'88', quando fino a quel momento i nerazzurri erano parsi assai poco credibili, per essere una squadra arrivata alla fase finale. C'è da dire che Asta non fa assolutamente polemica. “Il rigore era fatale, mancavano due minuti. L'incredibile è successo dopo la partita. L'arbitro mi ha chiamato nel suo spogliatoio, mi ha chiesto scusa, mi ha detto che era rigore..”. E Asta, come ha reagito? “Gli ho semplicemente detto che questa era la gara che aspettavamo da un anno intero”.

Tutti bravi. In difesa, dove il miglior quartetto possibile (Franchino e Sperotto i terzini, Chiosa e Scaglia i centrali) non ha commesso errori e non ha fatto vedere palla ai nerazzurra, in mezzo al campo, con Panepinto bravissimo a intercettare decine di palloni e a far ripartire la squadra, coadiuvato dal compagno Ippolito. E dalla trequarti in su. Vita ha risposto prontamente alla chiamata di Asta, Taraschi in grande spolvero, come non lo si vedeva da settimane, Miello e Comi spine nel fianco della difesa nerazzurra, quella di Benedetti. “Simone ci ha salutato dopo la gara, sorrideva ma non in modo entusiasta, sa che il Toro meritava di passare il turno. E a dire il vero la sua prestazione non è stata molto buona”. Sarà stata l'emozione di ritrovare i vecchi compagni, ma ancor di più merito dei granata, che hanno reso al difensore la vita piuttosto difficile. “E adesso spero che per questi ragazzi venga fatto qualcosa. Hanno visto tutti, li hanno visti e non ci metteranno nulla a portarseli via”. Un messaggio alla società? Sì. “Pensare che un ragazzo come Scaglia non ha fatto nemmeno un minuto in B, non capisco come sia possibile”.

(foto M. Dreosti)