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Il Torino Primavera saluta Debeljuh e Martino. Longo pensa alle soluzioni

Il doppio incredibile infortunio offre la possibilità di giocare maggiormente ad altri ragazzi, che però devono dimostrare il proprio reale valore

Federico Bosio

"La partita di Supercoppa ha portato grande euforia nello spogliatoio del Torino Primavera ed una gioia meritatissima a Moreno Longo. Il tecnico granata non può però essere completamente felice della partita; non ci riferiamo ovviamente al risultato ma al bollettino medico pervenuto successivamente alla sfida con i biancocelesti: rottura del legamento crociato e del menisco sia per Debeljuh che per Martino, che avevano accusato un forte dolore al ginocchio e che, purtroppo per Longo, rappresentavano la coppia di attaccanti titolari del Torino. Si tratta di un doppio infortunio incredibile, la sfortuna in queste circostanze si è veramente accanita sulla Primavera granata, che con tutta probabilità dovrà rinunciare ai due bomber fino a maggio.

Debeljuh (1996) impegnato in Torino-Pro Vercelli Primavera

"Longo sarà dunque costretto a cambiare forzatamente qualcosa nel collettivo, dando ovviamente più spazio a chi finora ha giocato di meno ed affidandosi a più soluzioni. Numericamente parlando, le alternative ci sono già “in casa”: la Primavera può infatti contare su Candellone, Bortoluz, Gjuci, Geraci e Berardi; andiamo a vedere le possibili alternative. La soluzione verso la quale più probabilmente verterà Moreno Longo sarà quella di utilizzare stabilmente Candellone titolare al centro dell’attacco anziché sull’esterno, ruolo naturale del giovane. Possibile che venga dato più spazio e maggiore fiducia anche a Berardi, visto all’opera (e a segno) proprio nel match di Supercoppa contro la Lazio.

"Probabile protagonista di questo proseguo di stagione sarà inoltre Bortoluz, che vanta due gol all’attivo in tre presenze di cui quello pesantissimo del 2-1 ai biancocelesti che ha regalato il trofeo al Torino: da lui Longo e la squadra si aspettano tanto ed il ragazzo dovrà dimostrare le sue qualità non deludendo le aspettative. Si è parlato anche del rientrante Ador Gjuci: l’attaccante albanese ha subito avuto la fiducia di Longo che l’aveva anche schierato da titolare in una partita importante come il derby, a settembre: poi il giocatore si è rotto il menisco ed ha dovuto osservare uno stop di circa trenta giorni e sta rientrando soltanto adesso, può essere però un’alternativa importante per il collettivo granata.

La gioia di Zaccagno e Bortoluz dopo il successo in Supercoppa

"Come detto quindi le alternative numeriche ci sono, gli attaccanti in rosa non mancano, ma ora questi ragazzi (ai quali potrebbero aggiungersi all’evenienza i classe 98’ Tobaldo e De Luca, della Berretti) devono dimostrare di poter dare garanzie. Se così non fosse, allora il Torino potrebbe essere chiamato ad agire sul mercato: in ogni caso verso fine novembre in casa granata verrà fatto il punto della situazione e si deciderà se intervenire o meno con nuovi innesti. Questi però dovranno preferibilmente essere dei classe ’98, che possano essere utili anche per la prossima stagione. Avrebbe infatti poco senso prendere giocatori classe ’97 magari più esperti ma che arriverebbero logicamente soltanto in prestito per sei mesi, per poi fare ritorno alle rispettive squadre di appartenenza. Il futuro attacco del Torino Primavera è tutto da comporre, sta a Longo riuscire a far nuovamente quadrare il tutto.