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Primavera pronta per gli ottavi

La Primavera di Antonio Pigino si è qualificata in anticipo per gli ottavi di fianale del campionato di categoria. I giovani granata sono andati oltre ogni rosea previsione, un pò come successo alla prima squadra ad inizio...

Federico Floris

La Primavera di Antonio Pigino si è qualificata in anticipo per gli ottavi di fianale del campionato di categoria. I giovani granata sono andati oltre ogni rosea previsione, un pò come successo alla prima squadra ad inizio stgione. Ed ora viene il bello. In attesa di seguire i ragazzi nelle prossime sfide, iniziamo a presentarvi una delle colonne della formazione di mister Pigino, il centrocampista Davide Bottone (nella foto, gentilmente concessa dal settimanale Granatissimo).

Davide Bottone, all'inizio pensavate di passare il girone così in anticipo?

“Per come si era messa la stagione era diventato il nostro obiettivo minimo ma non è stato facile arrivarci, perché abbiamo trovato squadre quotate che ci hanno complicato la vita e poi anche le “piccole”, che solitamente venivano superate senza grossi problemi dalle nostre avversarie, contro di noi schieravano sempre giocatori della prima squadra per fare bella figura”.

Un momento atteso cinque anni!

“Troppo per una società come il Torino. Anche la scorsa stagione avremmo potuto passare il turno e qualificarci per gli ottavi, purtroppo qualcosa non ha funzionato e ci siamo dovuti accontentare di un piazzamento a ridosso delle prime quattro”.

In questa stagione hai ricoperto un po’ tutti i ruoli in mezzo al campo, da esterno a centrale. Dove ti sei trovato meglio?

“Io nasco come centrale, ma ormai mi adatto a giocare come esterno. Nel 5-3-2 giocavo come mezzala, poi con il 4-4-2 mi sono trasformato in uomo di fascia per poi tornare centrale in queste ultime partite. Per me dove gioco è indifferente, l’importante è scendere in campo”.

Quest’anno hai trovato anche un allenatore come Pigino che ti dà fiducia.

“Gli ultimi due anni sono stati pessimi, non sentivo al fiducia nei miei confronti e spesso mi infortunavo. Per fortuna c’era la Berretti dove giocavo qualche gara. Come allenatore ricordo con piacere Zichella che nei Giovanissimi Nazionali mi faceva giocare con continuità anche se ero il più piccolo. Quest’anno sono tornato a sentire quella stessa fiducia nei miei confronti e penso che i risultati si vedano”.

Quali squadre eviteresti negli ottavi?

“Non temiamo nessuno, siamo carichi e convinti dei mostri mezzi. Nessuna squadra ci fa paura, tanto per vincere le migliori le devi incontrare prima o poi”.