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Primavera, Viareggio Cup: alle 15 Torino-Osasco vale i quarti. E le origini dei brasiliani…

Giovanili Torino / La squadra di Coppitelli affronta oggi la sorpresa del torneo nel match che vale i quarti di finale. E un'interessante storia accomuna le due squadre...

Nicolò Muggianu

Il Torino e i "Paulisti" dell’Osasco si affronteranno oggi negli ottavi di finale del Torneo di Viareggio. I granata di Coppitelli, dopo l'ultima vittoria contro la Reggiana, si sono qualificati come miglior prima del Gruppo B (completato da Reggiana, Rijeka e Cortuluà) e affronteranno quest'oggi alle ore 15.00 i brasiliani arrivati secondi - con sei punti in tre partite - nel gruppo 2 vinto dall’Atalanta. La partita avrà la formula della gara secca e sarà interessante assistere allo scontro tra il Torino - autore di tre prestazioni di livello fin qui - e i brasiliani, considerati dagli addetti ai lavori una delle più liete sorprese del torneo.

Per le “Aquile bianconere” infatti quello di quest'anno era l’esordio nella Coppa Carnevale, una prima volta che non ha certo deluso con le molte attenzioni che si sono spostate sui ragazzi allenati da Lucas Macorin. Arrivati in Italia in maniera piuttosto "rumorosa" e pittoresca i giovani dell’Osasco, erano giunti a Viareggio tra qualche suono di bongo e qualche canto "folkloristico". Il clima di festa però, come detto non ha distratto la squadra che ha preparato nel migliore dei modi la trasferta italiana qualificandosi senza troppi problemi. Protagonisti assoluti sin qui, sono stati i goleador Saldanha e Denilson: entrambi a due gol messi a segno giocando da mezze ali nel 4-3-3  molto offensivo disegnato dal tecnico. La compagine che uscirà vincitrice dallo scontro di oggi affronterà poi una tra Perugia e Atalanta con la corazzata neroazzurra favoritissima per la qualificazione.

Un interessante storia unisce le origini delle due squadre: la formazione "Paulista" mischia le proprie radici con quelle italiane. La città brasiliana dove è situata l'omonima squadra di calcio infatti, venne fondata alla fine del XIX secolo da un gruppo di emigrati italiani capitanati dall’imprenditore latifondista Antonino Agù. Proprio Agù diede alla città lo stesso nome del paesino da cui veniva: Osasco, comune di mille anime in provincia di Torino. Le radici italiane sono ancora oggi attuali: sia il club che la città, infatti, nei loro rispettivi stemmi hanno come colori quelli della bandiera nostrana ovvero il verde, il bianco ed il rosso. I risultati sportivi poi, sono arrivati fin qui tutti con le selezioni giovanili. l’Osasco, infatti, lavora molto con i ragazzi e nel 2012 ha vinto il Campionato Paulista Sub 20 di seconda divisione (primo e unico storico titolo del club). Si pronostica dunque interessante il match che andrà in scena oggi pomeriggio tra due squadre così lontane ma dalle radici tanto simili.