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Primavera / Torino-Inter 4-0, Coppitelli: “Non dimentichiamoci chi siamo”

Primavera / Le parole del tecnico del Torino dopo il match contro l'Inter

Nicolò Muggianu

Finisce 4-0 il match tra Torino e Inter, big match della 13° giornata del campionato Primavera 1. Prestazione maiuscola per la squadra di Federico Coppitelli, che a fine partita si è detto soddisfatto di quanto visto oggi al Filadelfia: "Il risultato non rispecchia esattamente i valori in campo. Perché basta pensare tecnicamente ai loro attaccanti, ci sta che nella seconda parte del primo tempo abbiamo sofferto ma devo dire che sono soddisfatto. Anche oggi abbiamo saputo reagire bene alle assenze e questo mi stupisce di più. Sono stra-felice".

Riguardo le assenze: "Gemello con la Prima Squadra? E' giusto così, ormai il calcio di oggi ha bisogno di tre portieri. Non è più come una volta, oggi se Gemello fosse stato sempre il terzo portiere si sarebbe trovato a non giocare mai nè in Prima Squadra né in Primavera. Siamo contenti per Luca che farà questa bellissima esperienza, ma dall'altro lato direi una bugia se dicessi che Trombini almeno inizialmente mi poteva dare la stessa sicurezza. Non ha mai giocato, facendolo debuttare con l'Inter non lo metti nemmeno nelle migliori condizioni. Poi non hanno segnato quindi oggi è una bella giornata".

Poi ancora, riguardo alle condizioni di Ferigra; uscito a metà primo tempo per un problema fisico: "Nelle ultime partite aveva fatto registrato qualche dolorino al pube, già contro il Cagliari aveva fastidio. Oggi si è bloccato completamente ed è dovuto uscire, non ho approfondito nella foga della partita ma l'ho visto in spogliatoio e mi ha detto che aveva male. Adesso c'è la pausa avremo modo di riposare". Sui singoli: "Capone? E' una certezza. Era partito male ma l'ho voluto far rientrare in punta dei piedi. Adesso sono tre centrali forti, Sportelli ha fatto un percorso di crescita pazzesco e ci sarà modo di vedere tutti perché il campionato è ancora lungo".

Sulla crescita della squadra: "In campo non bisogna parlare troppo. Bisogna capire che i ragazzi non devono chiedersi chi difende, difendono tutti, corrono tutti. Perché tolto Millico che ha avuto un percorso di settore giovanile importante, gli altri devono avere chiaro chi siamo e cosa dobbiamo fare. Perché così abbiamo vinto con il Napoli, l'Inter, potevamo vincere contro l'Atalanta. Ma siamo anche gli unici ad aver perso in casa del Milan. Abbiamo grandi potenzialità e grandi limiti, non dimentichiamoci chi siamo". In conclusione, sul cambio di mentalità: "Siamo una squadra matura, secondo me molti di loro sono già pronti per il calcio dei grandi. Giocando così poi succede che le squadre ti affrontano con un piglio diverso. Lo scorso anno l'Atalanta è venuta qui a giocare con la suola, quest'anno in casa loro hanno usato un furore agonistico che mi ha fatto capire che ci rispettano. Ma noi non dobbiamo giocare di qualità, dobbiamo giocare di squadra: è questo il nostro compromesso. Solo così potremo toglierci delle soddisfazioni".