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Torino Primavera: con la Juventus è sempre partita impari. Ma l’analisi vada oltre

Dopo il derby / Con i ricchi bianconeri non è arrivato un solo tiro in porta. Spunto positivo: la solidità difensiva

Gianluca Sartori

Se si confrontassero le rose di Juventus e Torino Primavera dal punto di vista degli investimenti, ossia a quanto è costato alle rispettive società assemblarle, non ci sarebbe partita. Questo è indubbio. La maggior potenza di fuoco del portafogli bianconero rispetto a quello granata è cosa nota, così come diversa è la volontà di investire, per quello che si può, sui Settori Giovanili. Ecco perchè per il Torino, anche solo giocarsela con i cugini bianconeri, come succede da un quinquennio a questa parte, è un risultato assolutamente non disprezzabile. A livello di Primavera, i palmarès delle due squadre dal 2012-2013 a questa parte parlano di uno Scudetto e una Supercoppa per il Torino, due Tornei di Viareggio e una Coppa Italia per la Juventus. Insomma, il lavoro del Torino è stato e continua ad essere buono, ma contro la Juventus, nei derby, è sempre partita impari.

"E infatti anche nella partita di ieri si è vista una differenza che non è rispecchiata pienamente dallo 0-1 finale. Dal punto di vista tecnico, come dal punto di vista fisico. Per essere onesti, però, c'è da fare un'analisi che non si limiti a mettere a confronto i valori economici delle due formazioni. Questo perchè se non si tira in porta nell'arco dei novanta minuti, come successo al Torino ieri, qualche domanda ce la si deve porre. Proviamo ad azzardare: alcuni fuoriquota non stanno riuscendo ad essere valore aggiunto come ci si aspettava.

"Inoltre, il massiccio mercato di gennaio (cinque acquisti di cui almeno quattro potenzialmente titolari) sta vedendo come rovescio della medaglia il fatto che alcuni giocatori devono ancora inserirsi al meglio, in una squadra che già di per sè ha cambiato quasi tutti i moduli possibili dall'inizio di stagione senza essere riuscita a trovare un'identità tecnico-tattica precisa. Insomma è un Toro Primavera che, arrivati al mese di marzo, è ancora in via di assemblamento. Lo dimostra anche il fatto che, nelle partite contro le prime quattro del campionato (Juventus, Chievo, Empoli e Sassuolo) siano fin qui arrivati 7 punti sui 18 disponibili, in attesa di affrontare proprio i neroverdi terzi in classifica sabato prossimo, in un importantissimo scontro diretto in Emilia.

"Tuttavia, pur in un pomeriggio non felice come quello di ieri, uno spunto positivo da cui ripartire c'è: dietro, la squadra ha trovato un suo equilibrio ed è solida. Certo, la missione sarà giocare con la stessa concentrazione e grinta anche contro avversari meno stimolanti. Ma l'assetto difensivo della squadra c'è, con i titolari Auriletto e Friedenlieb autori di una gran partita, e dietro di loro delle riserve che riserve non sono, come Rivoira e Buongiorno. Il dato che lo conferma sono i soli cinque gol presi nelle sei partite del girone di ritorno (di cui due su calcio di rigore). Da questo, e dal grande spirito di sacrificio che i ragazzi granata hanno messo in mostra ieri, mister Coppitelli deve ripartire per capire come sfruttare al meglio le doti dei ragazzi che ha disposizione dalla cintola in giù per quello che sarà la parte decisiva della stagione. L'obiettivo del secondo posto, che porta direttamente in Final Eight, è ancora raggiungibile, e lì i granata devono puntare.