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Torino Primavera, la nemesi Fiorentina può essere superata

Verso le Semifinali Scudetto / Sabato il rendez-vous contro i forti viola: in campionato i granata hanno dimostrato di potersela giocare

Gianluca Sartori

"Dopo il raddoppio del Milan, a firma dell'ottimo Fabbro, le Final Eight sembravano davvero poter finire ingloriosamente per il Torino Primavera di Moreno Longo. Eppure i ragazzi di Longo ce lo avevano già insegnato quest'anno, che non si può darli per spacciati prima del tempo: fin dalla prima parte di stagione si era capito che il coagulante di questa squadra era il grande carattere del collettivo.

"LE CHIAVI DEL MATCH - La partita col Milan è stata ribaltata, coi rossoneri ripresi due volte e poi superati ai calci di rigore - scacciando i fantasmi dell'eliminazione all'ultimo Torneo di Viareggio per mano atalantina più che quelli della Finale Scudetto 2014, essendo solo quatto i superstiti granata di quella sfortunata partita - certamente grazie ai cambi di Longo: Edera e Debeljuh hanno aggiunto freschezza e fisicità all'attacco granata, e Martino ha segnato il rigore decisivo. Sicuramente anche per la grande condizione fisica, che ha permesso ai granata di arrivare in fondo in condizioni molto migliori di un Milan boccheggiante e con tanti giocatori in preda ai crampi; ma soprattutto, per il carattere di questo collettivo, formato per buona parte da ragazzi arrivati al Torino in tempi recenti, che però hanno subito compreso - esemplari sono le parole di Zaccagno, portierino arrivato nel 2014 dal Padova - quale deve essere la prima dote della Primavera del Torino.

"LA FIORENTINA FAVORITA MA... - Sabato 13, l'appuntamento con la Fiorentina, la squadra che ha dominato il girone di campionato del Toro. Una squadra che unisce tanta qualità (Minelli, Peralta, Petriccione) a grande, grandissima forza fisica (Diakhatè, Gondo, Bangu). Le due partite di campionato non hanno sorriso al Toro, che però ha dimostrato di potersela giocare alla pari. Nella gara di andata, i viola trovarono il pari a due minuti dalla fine, mentre nel ritorno in casa il Toro si fece rimontare (con la superiorità numerica a favore) da 0-2 a 3-2, per ingenuità ma anche per aver subito un rigore inesistente e un'espulsione discutibile ai danni di Mantovani.

"Due partite sfortunate, insomma, che hanno lasciato qualche strascico nei ricordi dei granata. Ma la Fiorentina è una nemesi che può essere superata: appuntamento sabato sera, ore 21, al Comunale di Chiavari.

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