interviste

Gallo: ‘A Verona per vincere!’

Orbassano – Serenità assoluta in casa granata alla vigilia della trasferta di Verona. “Abbiamo lavorato bene e siamo consapevoli della nostra forza – spiega Fabio Gallo -, le tre vittorie consecutive hanno...

Redazione Toro News

Orbassano – Serenità assoluta in casa granata alla vigilia della trasferta di Verona. “Abbiamo lavorato bene e siamo consapevoli della nostra forza – spiega Fabio Gallo -, le tre vittorie consecutive hanno dato all'ambiente la tranquillità che prima mancava per via dei risultati. Peccato per lo stop di Modena, ma siamo pronti a rifarci domenica”.

Fabio Gallo, concorda con Brevi che dice: “Il pareggio non serve, bisogna vincere”?

“Premetto: di tabelle non ne abbiamo mai fatte e nemmeno le guardiamo. Detto questo, andremo a Verona per vincere, lo stesso spirito con cui affronteremo tutte le partite che restano”

L'anno scorso ha vissuto la volata playoff con il Treviso, quali differenze nota rispetto a quella esperienza?

“Non c'è paragone, noi eravamo molto più scarsi rispetto al Torino di oggi. Inoltre, nel finale pesò molto l'assenza di Barreto, giocatore straordinario”

E tra il Torino della stagione passata e quello di quest'anno, qual è il più forte?

“All'andata vincemmo 2 a 1 e non mi fecero una grande impressione, forse perché stavano vivendo un brutto momento, con Ezio Rossi sempre in bilico. Credo che la squadra attuale abbia più qualità”

In Veneto ha fatto da chioccia a tanti giovani cresciuti nel vivaio granata.

“Marchese è bravo ma all'inizio il suo atteggiamento era negativo. Gli ho fatto un discorsetto a quattr'occhi e le cose sono migliorate, soprattutto con il cambio d'allenatore ci ha guadagnato. Acquafresca ha delle qualità straordinarie, farà grandi cose”

E di Pinga cosa ci dice?

“Giocatore strano. Ha un continuo bisogno di conferme, di sentirsi la prima scelta per esprimersi al meglio. Forse con le sue caratteristiche in serie A fatica ad emergere”

A proposito, da centrocampista d'esperienza, come vede Ricky Vailatti?

“Vi piace proprio (ride)! Parlo spesso con lui, proprio ieri gli dicevo che ha grandi potenzialità ma deve scegliere che ruolo fare. Se, per esempio, decide di essere un centrale, metta in conto di sacrificarsi parecchio in fase difensiva”

Secondo lei quale ruolo gli si addice?

“Ricky è un esterno. Può giocare a destra o a sinistra, ha corsa, dribbling e tiro. Ma non ha ancora fatto una stagione intera giocando per rendersi conto dove può rendere di più. L'allenamento è una cosa, la partita un'altra”

Quali consigli gli ha dato?

“Come a tutti i compagni giovani che ho avuto e giocavano poco: piuttosto andare via, scendere anche di categoria, pur di andare in campo con regolarità. Altrimenti, perdi un anno”

E in serie B quest'anno quale giocatore l'ha colpita di più tra le nuove leve?

“Non è più una promessa, ma dico Floro Flores. All'inizio pensavo fosse troppo sponsorizzato per quello che aveva fatto vedere e invece mi sono dovuto ricredere”

Torniamo al Verona. De Biasi ha voluto mantenere alta la tensione, non sciogliendo le riserve sui titolari. Psicologia per far rendere di più ogni singolo giocatore?

“Credo valga soprattutto per gli attaccanti e gli esterni, considerate le molte alternative in rosa. Per i centrocampisti è più semplice, anche se non giochi sai di essere la prima alternativa"